Oggi il calendario della partite, dal 20 giugno in campo tutti i giorni

Continua a tenere banco la polemica fra l'Assocalciatori e i club circa gli orari delle partite

 E' grande attesa per tutti i tifosi di calcio: oggi la pubblicazione del nuovo calendario di Serie A, dopo l'ok del Governo alla ripresa del campionato. Per completare la stagione entro il mese di agosto mancano all'appello 124 partite, che assegneranno lo Scudetto e che decreteranno le squadre retrocesse in Serie B. In attesa di conoscere il programma esatto con cui si ripartirà il 20 e 21 giugno, con i recuperi della 25/a giornata, . Per spalmare il più possibile il programma, anche per esigenze televisive, la Lega starebbe pensando a tre finestre distinte: una alle 17.15, una alle 19.15 e l'altra alle 21.30. E' la finestra pomeridiana a non convincere l'AIC, visto che si giocherà in mesi molto caldi e in città dove in estate si raggiungono temperature elevate. In realtà le gare delle 17.15 dovrebbero essere non più di una decina, con il grosso che si giocherà in serata così da fare contente anche le televisioni.

 "Il tema riguarda la tutela della salute e quello degli orari mi auguro non diventi un problema. Spero si faccia una scelta logica, visto che bisognerà giocare tante partite in un breve lasso di tempo. Mi auguro si giochi in tarda serata", ha ribadito oggi Damiano Tommasi, presidente AIC, intervenuto su Radio1. "Mi auguro non ci siano grossi ostacoli, altrimenti cercheremo di riflettere sulle modalità per evitare questo. Bisogna mettere nelle migliori condizioni possibili chi dovrà generare lo spettacolo", ha aggiunto il presidente del sindacato. Per quanto riguarda la ripartenza con la Coppa Italia (che dovrebbe riprendere il 12 o 13 giugno con la semifinale di ritorno Juventus-Milan, ndr), Tommasi ha dichiarato: "Sulla Coppa Italia la perplessità sono i pochi giorni di tempo fra semifinali e finale, anche nella tutela di chi va in campo. Due partite di coppa obbligano le squadre a scendere in campo con le migliori formazioni possibili e spero si trovi una soluzione per dare più tempo di recupero".

A Tommasi ha replicato a stretto giro Marco Tardelli, l'ex campione del Mondo nel 1982 è candidato alla presidenza del sindacato e in un tweet ha scritto: "Dodici partite su 124 alle 17.15: davvero vogliamo discutere di questo? Cara Assocalciatori, non ci facciamo ridere dietro". Sul fronte dei club, invece, è stato il dg del Sassuolo Giovanni Carnevali a mandare un messaggio chiaro al sindacato. "Siamo in una situazione di emergenza, complicata e difficile. Io penso che la Lega Serie A deciderà gli orari delle partite senza favorire nessuno. Dobbiamo giocare per portare avanti l'azienda calcio, senza pensare se fa troppo caldo o troppo freddo", ha detto il dirigente neroverde. "Ai Mondiali si giocano tante partite di pomeriggio: sicuramente la compressione del calendario porterà delle difficoltà a molte società, soprattutto le medio piccole, che non sono strutturate. Sicuramente c'è un rischio di infortuni, le problematiche sono tante ma dobbiamo pensare a tirarci su le maniche e fare del nostro meglio per andare avanti", ha aggiunto. Insomma, il clima resta teso in attesa del comunicato ufficiale della Lega Serie A atteso per la giornata di lunedì.