Il ct azzurro a cento giorni al via di Euro 2020: "Potrebbe essere un momento di gioia per l'Italia dopo tutto ciò che sta accadendo. Sarebbe bello vincerlo dopo 50 anni" 

Cento giorni all'Europeo, Roberto Mancini è fiducioso. L'obiettivo degli Azzurri sarà dimostrare anche nel torneo al via il 12 giugno all'Olimpico di Roma con la sfida contro la Turchia che le macerie post-Svezia altro non sono che un lontano ricordo. Talento, gioventù, entusiasmo e bel gioco: questa la ricetta che ha segnato il corso, finora vincente e convincente, del ct da provare ad applicare anche nella rassegna continentale. Stimolo ulteriore sarà quel titolo che agli azzurri manca da ben 52 anni.

"Sono molto felice della squadra", ha detto Mancini, reduce dal sorteggio dei gironi di Nations League che ha regalato all'Italia come avversarie Olanda, Bosnia e Polonia. "Una squadra che gioca bene e vuole giocare bene per vincere, sempre, anche rischiando di subire qualche contropiede, anziché stare dietro ed aspettare. Questa è la cosa che più mi fa felice al di là delle vittorie e dei record, che chiaramente fanno piacere. Ma la cosa importante è cercare di vincere un Europeo, un Mondiale, la Nations League. Possiamo vincerlo perché? Perché abbiamo giocatori bravi", ha spiegato il mister azzurro. "Giocatori molto bravi, che giocano bene tra di loro. Cercheremo di fare del nostro meglio e di vincere".

L'auspicio, ovviamente, è di averli tutti al top e disponibili nel momento decisivo. Il grande dubbio riguarda Zaniolo, fermo dal 12 gennaio per la rottura del legamento crociato. Il ct esprime prudenza: "Aspettiamo di vedere cosa accadrà tra un mese e valuteremo insieme. C'è di mezzo la salute di un giocatore giovane. Vero che purtroppo se non dovesse recuperare salterà l'Europeo, ma avrà davanti altri traguardi importanti, l'importante è che guarisca bene".

Il sogno è di arrivare fino all'ultimo atto di Wembley, il 12 luglio. E di poter regalare agli italiani un trionfo che senza dubbio avrebbe un sapore speciale, visti i tempi che stiamo vivendo. "Se dovessimo vincere un Europeo saremmo felici", ha commentato Mancini. "Il nostro è uno dei Paesi più colpiti dal coronavirus, potrebbe essere un momento di gioia per l'Italia dopo tutto quello che sta accadendo. Sarebbe una grande cosa riuscire a vincere un Europeo dopo 50 anni".

Soffermandosi sull'emergenza coronavirus che sta avendo pesanti ricadute anche nel mondo del calcio e mette in allarme lo svolgimento dei grandi eventi estivi, tra cui appunto Euro 2020 – anche se la Uefa ha ribadito che al momento il programma non cambia – il ct si è detto "leggermente preoccupato per i miei genitori che sono in età avanzata, anche se stanno bene. Mi dispiace per questa situazione, è una cosa che per fortuna non è mai capitata prima. Spero che al più presto tutto si risolva, che trovino un vaccino e che il virus possa scomparire nel giro di un po' di settimane e tutto torni alla normalità". Al momento restano confermati gli appuntamenti di marzo degli azzurri, le amichevoli con Inghilterra (27) e Germania (31). Riguardo i modi in cui è stata gestita la situazione, lo jesino ha aggiunto: "Io sto a quello che decidono, ci sono persone più competenti di me che stanno lavorando bene, soprattutto i medici che sono quelli più sovraesposti. Spero che si torni alla normalità al più presto, lo sperano tutti gli italiani". E che, terminata l'emergenza, sia una festa dal colore azzurro, per dimenticare la grande paura: perché niente come la Nazionale di calcio è in grado di unire il Paese.

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