I bergamaschi nell'andata degli ottavi contro gli spagnoli. Gasperini: "Li rispettiamo ma senza timore". In 40 mila a Milano da Bergamo

E' come se fosse un nuovo esordio nella massima competizione per l'Atalanta. Anche se ormai la 'Dea' si è abituata alla musichetta della Champions League. Dall'esordio da incubo di Zagabria la banda di Gasperini ha saputo reagire e rialzarsi, esportando in Europa il calcio che l'ha resa grande in Italia e prendendosi una storica qualificazione agli ottavi di finale. Ora la 'squadra nell'elite delle migliori sedici del calcio europeo, vuole continuare a sognare: il Valencia incerottato che si presenterà a San Siro è un avversario che merita rispetto, ma non fa paura. "Noi dobbiamo avere molto rispetto e la giusta umiltà – ha sottolineato l'allenatore degli orobici in conferenza stampa – Siamo concentrati e attenti a quello che succederà in campo, per vincere questo tipo di partite devi fare veramente molto". Ovvero qualcosa di simile a un'impresa.

"Capisco la fiducia dovuta anche ai nostri recenti risultati però vi assicuro che per superare il turno dovremo fare qualcosa di veramente importante", sottolinea l'allenatore dell'Atalanta, che potrà contare sulla carica degli oltre 40mila di San Siro, pronto a vivere un'altra dolce notte europea. "Penso sia un record per l'Atalanta, non avevamo ancora giocato con così tanto pubblico in casa – ha sottolineato – Già questo è un bellissimo traguardo, poi è chiaro che non ci accontentiamo. Aspettiamo questa partita da tanto tempo". Sogna a occhi aperti anche il presidente Antonio Percassi. "Non mi sembra vero, è emozionante solo al pensiero – ha ammesso – Siamo da un lato emozionati, ma dall'altro vogliamo imparare. Stiamo migliorando. Questa è la partita più importante della nostra storia".

La missione del 'Gasp' è chiara: fare bottino pieno per presentarsi con maggiore serenità nell'inferno del Mestalla. "Spero tanto di avere un vantaggio domani per poterci presentare a Valencia con due risultati – ha ammesso – E' il primo round, la nostra attenzione è massima per cercare di ottenere il miglior risultato possibile". Fermo restando che "i primi 90 minuti sono importanti ma non fondamentali". Anche per questo i nerazzurri potrebbero scendere in campo con il tridente piccolo Pasalic-Gomez-Ilicic e le due punte di ruolo Zapata e Muriel destinate in panchina. "Zapata quest'anno è venuto a mancare tanto tempo, abbiamo dovuto adattarci ma questo ci ha arricchito e ci ha dato dei risultati – ha ricordato – Siamo comunque riusciti a essere sempre prolifici in zona gol". Se Gasperini può contare su tutti gli effettivi (l'unico vero ballottaggio è quello in fascia tra Hateboer e Castagne), gli spagnoli invece sono in piena emergenza. Oltre a Florenzi, out per la varicella, mancherà anche l'esperienza al centro della difesa di Garay e la classe di Rodrigo davanti. Fuori causa a centrocampo anche Coquelin e Gabriel Paulista, squalificato. "Giocheranno sempre in undici – ha evidenziato Gasperini, che non si fida delle defezioni del Valencia – Dobbiamo stare attenti a fare questo tipo di discorsi, è una squadra che un bel curriculum di risultati, poi di chiacchiere se ne possono fare tante". La parola passa ora al campo. Lì dove l'Atalanta ha dimostrato di poter stare a questi livelli.

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