Il match di San Siro chiude la 24ma di serie A

Riprendere slancio nella corsa in Europa da un lato, tornare a far punti e allontanarsi dalla zona calda dall'altro. Il Monday Night della Serie A tra Milan e Torino potrebbe ridisegnare la classifica di due squadre che lottano per obiettivi diversi ma hanno in comune la necessità di ottenere un risultato positivo. In più i granata hanno ancora il dente avvelenato per l'eliminazione subìta ai quarti di Coppa Italia, maturata ai supplementari, che ha affossato ulteriormente la panchina di Walter Mazzarri poi finita a Moreno Longo.

Per rispondere alle vittorie di Parma e Napoli nella lotta per un posto in Europa League Stefano Pioli ha chiesto ai suoi di emulare il totem Zlatan Ibrahimovic e scendere in campo con la sua stessa grinta. "La faccia è quella, adesso tornare indietro non serve più a niente. Sono bastati tre minuti per cambiare" il derby, "ma non è cambiata la nostra faccia – ha evidenziato in conferenza stampa tornando sulla sconfitta contro l'Inter – Da quella situazione sicuramente abbiamo imparato e l'abbiamo messo in campo giovedì sera, facendo una partita completamente attenta, determinante e intensa. Noi solamente se giochiamo con intensità e generosità possiamo ottenere dei risultati importanti ed è quello che dobbiamo e vogliamo fare". Il focus è rivolto alla Coppa Italia e a una finale da conquistare, ma Pioli avverte i suoi di non abbassare la tensione in Serie A. "Bisogna tenere altissima la concentrazione e la determinazione anche perché stiamo parlando di un campionato dove il livello di competizione è alto e noi non possiamo permetterci di fare un finale di campionato anonimo", avverte Pioli, consapevole di giocarsi nei prossimi due mesi anche la conferma per il prossimo anno. “Lo dico oggi e poi non lo ripeterò più: io non sono assolutamente preoccupato per il mio futuro, ma non ci sto nemmeno pensando – ha assicurato – Perché so che è troppo importante rimanere dentro questa situazione e mi piace questa situazione e insieme alla squadra voglia sfruttarla al massimo. Quindi, grande concentrazione e grande determinazione. Poi le altre cose, sinceramente, non mi interessano".

Si gioca tanto nei prossimi due mesi anche Moreno Longo, sotto contratto fino a giugno. L'ex allenatore del Frosinone è subentrato in corsa e – dopo il ko all'esordio con la Sampdoria – va a caccia dei primi punti da allenatore del Toro. Anche perché dietro le squadre in lotta per non retrocedere corrono e la classifica si è pericolosamente accorciata: il margine sulla zona retrocessione si è assottigliato ad appena 5 punti. “Siamo tutti dentro, non ci deve togliere autostima. La bagarre è iniziata e noi dobbiamo rispondere presente”, sottolinea Longo, che non vuole sentir parlare di pressione dell'ambiente. “Non voglio alibi. Non credo sia un problema riaprire il Filadelfia, la vicinanza col tifoso può solo responsabilizzare un atleta professionista che vive anche grazie a loro – ha evidenziato – La cultura degli alibi è pericolosa e ti spinge verso il basso. Voglio solo positività”. Il Toro però è alle prese con qualche nodo di formazione da sciogliere. L'assenza di Izzo per squalifica apre uno scenario che prevede una difesa a quattro. E' in dubbio causa influenza invece Simone Verdi. Probabile il rilancio dal 1' di Simone Zaza accanto al 'Gallo' Belotti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata