Il ct azzurro pensa già a Euro 2020. E su Balotelli rivela: "Lo seguo tutte le domeniche, ma avrebbe dovuto segnare un gol a partita"
Mancano ancora alcuni mesi ma Roberto Mancini è già proiettato ad Euro 2020. "La Turchia nelle qualificazioni ha battuto la Francia. Ha qualità tecniche e fisiche e un allenatore espertissimo. Occhio", ha dichiarato il ct azzurro in un'intervista alla Gazzetta dello Sport che sulle favorite dichiara: "L’Inghilterra è cresciuta, ma a fine stagione paga sempre la stanchezza. La Francia mondiale è ancora giovane. La Spagna ha sempre il suo calcio. Speriamo vinca la meno forte…". L'Italia si presenta al torneo tra le favorite dopo aver superato in maniera brillante il girone di qualificazione. "Una volta Cruijff disse: 'L’Italia non può vincere, ma contro l’Italia puoi perdere'. È questo che dobbiamo cambiare: pensare che senza prendere gol prima o poi uno lo facciamo", ha spiegato alla "Rosea" il tecnico, ospite di Arrigo Sacchi a Fusignano. "Il primo giorno dissi alla squadra: 'Dobbiamo fare qualcosa di diverso, altrimenti della Nazionale alla gente non fregherà più nulla: non possiamo continuare a vincere 1-0. Rischiamo e, se prendiamo gol, pazienza", ha raccontato il Mancio.
"Ai giocatori piace giocare per attaccare e vincere. In Nazionale si divertono. Infatti mi hanno seguito con entusiasmo. Le abbiamo vinte tutte", ha aggiunto Mancini che poi ha elogiato gli azzurri. "Questo è un gruppo sano, di ragazzi per bene. Quando Chiesa, Barella, Mancini, Pellegrini sono andati all’Europeo Under 21, sono stati fra i migliori. Qualcun altro un po’ meno…". Inevitabile un commento sul grave infortunio di Zaniolo, che rischia di saltare l'Europeo: "Mi spiace, sarebbe migliorato ancora. Nicolò è unico perché copre più ruoli, è potente e ha caratteristiche diverse dagli altri. Al telefono l’ho sentito bene, carico: è giovane, può farcela per l’Europeo". Per quanto riguarda gli altri giovani "Tonali sta crescendo, deve misurarsi ad alti livelli. Castrovilli più gioca, più migliora". Il ct si è poi soffermato sugli attaccanti: "Belotti o Immobile? A marzo giocheranno un’amichevole a testa. I venti gol di Immobile non cambiano le gerarchie. L’importante è che continuino a segnare e arrivino bene a giugno. Avremo due centravanti titolari, con caratteristiche diverse".
Su Balotelli, l'allenatore jesino ha commentato: "Lo faccio seguire tutte le domeniche. Ma Mario avrebbe dovuto segnare un gol a partita e correre sempre come un matto. Kean? Speriamo che Ancelotti gli dia una mano. Per diventare importante deve fare di più". Spostandosi sulla corsa scudetto, l'ex allenatore di Inter e Mancester Ciy ha aggiunto: "Duello aperto Juve e Inter, con l’incognita della Lazio che non ha l’impegno europeo e, se si trova lì verso la fine… La Juve è più forte, ha più scelta, ma l’Inter è molto vicina, si è rinforzata, può accadere di tutto. L'arrivo di Ibra? Il Milan aveva bisogno di un giocatore di carattere che riportasse entusiasmo". Secondo il ct, l’Atalanta "può arrivare ancora fra le prime quattro. "Se la giocherà con la Roma, a meno che la Lazio crolli. La sorpresa? Non mi aspettavo il Parma così in alto".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata