Napoli-Ancelotti: il perché di un addio. Aspettando il sì di Gasperini

Il destino del tecnico emiliano segnato indipendentemente dal passaggio di turno in Champions. In arrivo Gattuso con l'allenatore dell'Atalanta in prospettiva

Comunque vada a finire questa sera, che passi o non passi il turno di Champions League, la storia tra Carlo Ancelotti e il Napoli è finita. Pare che l'allenatore di Reggiolo, un curriculum stratosferico, paghi le fratture all'interno dello spogliatoio più che la povertà dei risultati in relazione alle ambizioni . Anche se, probabilmente, la prima è conseguenza della seconda. Gira voce che sia stato il capitano, Lorenzo Insigne, a vestire i panni del capo dei congiurati, anche se in questa situazione magmatica si fatica a capire dove stia la verità e dove si annidi la fantasia. Rimane il fatto che Ancelotti è ai saluti e Rino Gattuso è pronto a subentrargli: maestro e allievo, in comune una vecchia amicizia e il codice genetico milanista ma con un credo tecnico-tattico abbastanza differente. Un 'giochista' Carletto, un 'italianista' Rino. Però al presidente Aurelio De Laurentiis interessa poco: conta solo dare la scossa all'ambiente, è fondamentale rimettere in carreggiata un gruppo che a sei mesi dalla fine del campionato ha già abbandonato qualsiasi velleità scudetto.

Per l'anno prossimo, invece, il vulcanico ADL avrebbe già in serbo la carta-Gasperini, il guru dell'Atalanta che dopo quattro stagioni a Bergamo potrebbe abbracciare un progetto più ampio e più rumoroso. In una piazza non di provincia, cioè all'Inter, il Gasp non ha funzionato: magari a Napoli la chimica del calcio lo porterà a ottenere risultati importanti. Ma conviene non correre troppo e fermarsi al congedo di Ancelotti, Qualche mese fa, De Laurentiis disse che Carlo poteva “restare a vita” e Carlo rispose ad Aurelio che sarebbe “rimasto a lungo”. Qualche mese fa non erano ancora esplose le divergenze sul mercato, i contrasti sul tipo di preparazione atletica, le divergenze con alcuni senatori, la povertà dei risultati. Tutto si è polverizzato in meno di un mese, fino a fare volare gli stracci. Procedenbdo per via induttiva, Ancelotti si prenderà un periodo di riposo e si ripresenterà in pista per la prossima stagione. All'estero, però: l'Italia, ormai, gli sta stretta.