Il presidente bianconero all'assemblea degli azionisti: "Juve tra le grandi d'Europa. Chiederemo aumento di capitale per un piano di sviluppo fino al 2023/2024"
Andrea Agnelli rivendica i primati della Juventus come club all'assemblea degli azionisti bianconeri all'Allianz Stadium. "Con orgoglio possiamo dire oggi che la Juventus è la più grande società italiana, ma è solo una delle grandi a livello europeo", ha detto il presidente nel suo discorso. Per questo "chiederemo 300 milioni di aumento di capitale per un piano di sviluppo fino alla stagione 2023/2024 con l'obiettivo di mantenere la competitività sportiva e aumentare i ricavi. Noi dobbiamo guardare ai livelli di fatturato delle grandi società europee, con viaggiano fra i 500 e gli 800 milioni. Sono queste le realtà di riferimento."
"La nostra, vostra società ha investito circa 400 milioni in investimenti diretti" ha aggiunto il primo tifoso bianconero che non ha perso occasione per elencare le opere realizzate in questi anni dalla società Campione d'Italia. "Dallo Stadium, costato 180 milioni, alla nuova sede, il JTC; dal J Medical ai circa 100 milioni attraverso il J Village", ha sottolineato il numero della 'Vecchia Signora', che poi ha spiegato: "Abbiamo avuto un grande impatto occupazionale, sul territorio, poche aziende in Italia hanno assunto come noi in questi anni. Dal 2010/2011 siamo passati da 85 dipendenti a 258 per un totale oggi di 885 persone che lavorano in Juventus compresi i calciatori"
"Come industria calcio abbiamo punti di forza straordinari ma anche di debolezza: le leghe principali sono cresciute, ma al loro interno c'è un piccolo gruppo di club che sono cresciuti ulteriormente. Questa crescita deriva per più del 50% dalla crescita dell'area commerciale. I ricavi da diritti televisivi rimangono sì importanti ma ormai quelli commerciali li superano. Oggi i diritti tv pesano solo per il 20% del nostro fatturato, questi sono risultati che ci devono far ben sperare", ha affermato ancora il presidente.
Agnelli non ha tralasciato nel suo discorso nemmeno il lato social del calcio moderno: "Siamo il quinto club al mondo come numero di follower e abbiamo raggiunto gli oltre 800 milioni di tifosi nel mondo. E' sui millennial che dobbiamo concentrarci per cogliere le opportunità che il mercato ci darà nei prossimo anni." E nemmeno lo sviluppo del settore femminile che "è stata una cosa positiva, con il Mondiale che ha ulteriormente enfatizzato i riflettori. Questo ci apre a nuovi mercati e a nuovi consumatori. Dobbiamo farci trovare pronti."
Poi il no categorico alla Superlega. "Non esiste – ha dichiarato Agnelli -. Il tema è rivedere le competizioni dopo il 2024, quando scade l'accordo con la FIFA per i calendari, ipotizzando un riallineamento dei tornei confederali o la riduzione delle date di rilascio dei giocatori alle nazionali, mantenendo invariate il numero di partite per ciclo. Vanno armonizzati i calendari domestici e quelli internazionali. Tutti i club vogliono giocare più partite a livello internazionale, ora bisogna capire quale sarà il sistema di accesso che dovrà essere basato sulla meritocrazia sportiva. Deve rimanere una forte simbiosi con le leghe domestiche".
Chiosa finale, un pronostico sul prossimo vincitore del Pallone d'Oro. "Cristiano Ronaldo, mi auguro quest'anno possa vincere il Pallone d'Oro perché lo merita".