Serata di massima tensione allo stadio Saint Denis di Parigi 

 Tensione, fischi, tanto agonismo in campo, il gesto del saluto militare dei calciatori turchi al gol del pareggio, striscioni pro-curdi ma nessun incidente. In un delicato contesto diplomatico per l'offensiva di Ankara contro le postazioni curde nel nord-est della Siria, fortemente criticate dall'Eliseo, si è vissuta una serata di massima allerta allo stadio Saint Denis, per la sfida di Euro 2020 tra la Francia e la Turchia finita 1-1 con reti di Giroud e Ayhan nella ripresa che rimanda il discorso qualificazione per entrambe le squadre. La scelta del ministro degli esteri francese Jean-Yves Le Drian di disertare il match per marcare ancora di più la distanza dall'offensiva di Erdogan, ha alimentato l'attesa della sfida importante per consolidare la leadership nel girone H, alla quale hanno preso parte circa 30 mila turchi, arrivati anche dalla vicina Gerrmania e Belgio, che hanno fischiato ripetutamente i Blues nel coro dei loro attacchi rispettando però l'inno della Marsigliese, che gli organizzatori hanno voluto mandare a tutto volume nell'eventualità di soffocare i fischi turchi. Al contrario molti sostenitori della Turchia hanno applaudito al termine dell'esecuzione degli inni per poi sfogarsi nel corso del match con una pioggia di fischi ogni volta che il pallone finiva tra i piedi dei padroni di casa. Nulla però rispetto a quanto accaduto l'8 giugno scorso quando nel match di andata a Konya, non erano mancati i fischi contro la Marsigliese che spinse il presidente Emmanuel Macron a parlare di comportamenti 'inaccettabili'.

Massimo il cordone allestito delle forze dell'ordine francesi, all'interno dello stadio ma anche fuori per evitare contatti tra le tifoserie. Le due squadre non sono riuscite a superarsi e dunque ad ottenere in anticipo il pass per Euro 2020 in virtù anche della vittoria per 2-0 dell'Islanda su Andorra che ha ridotto a 4 punti il distacco da Francia e Turchia che guidano il girone con 19 punti, con due partite ancora da disputare. La Francia, senza Mbappé e Drogba, ha avuto almeno tre ottime occasioni nel primo tempo per andare in vantaggio, la più nitida con Sissoko, ma per ben due volte il portiere turco Mert Gunok con un miracolo è riuscito ad evitare un gol che sembrava fatto. Ci prova poi Griezmann senza fortuna. Nella ripresa la Turchia si mostra più pericolosa e al 60' con Burak Ylmaz manca una grande opportunità colpendo al volo una palla che supera la traversa. Il clima si fa sempre più acceso e al 76' arriva il gol del vantaggio transalpino con Giraud che, su assist di Griezmann, di testa da centro area indirizza nell'angolino basso. La gioia francese dura cinque minuti perché ancora una volta sugli sviluppi di un calcio di punizione Kaan Ayan, già goleador all'andata, ancora di testa firma il pareggio. Vibrante l'esultanza di Kaan Ayan e di almeno altri sei giocatori che in una immagine non mostrata in diretta televisiva esultano al gol del pareggio con il controverso saluto militare con il calciatore Demiral che viene poi sommerso dal'abbraccio dei altri compagni. Poco dopo è stato visto sventolare uno stendardo filo-curdo che ha suscitato fischi e l'inizio di un alterco. "Smettete di uccidere i curdi", si leggeva in lettere rosse sullo striscione all'86mo issato da persone con la maglia della Francia. Ma la situazione è tornata subito sotto controllo. E al termine del match fuori dallo stadio atmosfera tranquilla e nessun incidente con canzoni in onore della Turchia anche se è stata brevemente intonata una canzone anti-PKK.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata