L'ex presidente Uefa coinvolto nell'inchiesta sull'assegnazione della Coppa del Mondo si dichiara estraneo ai fatti. "E' stata lunga", dice al termine dell'audizione Le Roi
L'ex presidente dell'Uefa ed ex stella francese della Juventus, Michel Platini, è stato rilasciato nella notte dopo alcune ore di interrogatorio nell'inchiesta sui presunta corruzione nell'assegnazione dei Mondiali del 2022 in Qatar. "La custodia è revocata", ha detto William Bourdon, l'avvocato dell'ex stella della squadra di calcio francese poco prima dell'una di notte, denunciando "molto, molto rumore per nulla". "E' stata lunga ma considerando il numero delle domande non poteva che essere così. Mi è stato chiesto di Euro 2016, Mondiale in Russia, Mondiale in Qatar, Fifa", ha affermato Platini dopo linterrogatorio. Le Roi è stato sentito dagli investigatori dell'anticorruzione della polizia di Nanterre, vicino a Parigi. Gli stessi che hanno ascoltato, sotto lo status di uomo libero, anche l'ex segretario generale dell'Eliseo sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy, Claude Gueant, anche lui coinvolto nella vicenda.
All'indomani dell'assegnazione del torneo, il 3 dicembre 2010, la stampa britannica pubblicò prove per dimostrare che diversi membri della Fifa erano stati corrotti. Nel gennaio 2013, un dossier di 'France Football' e denominato 'Qatargate' evidenziò il ruolo della Francia nell'assegnazione dell'evento. In quel momento il presidente era Nicolas Sarkozy.
"Platini non ha nulla di cui vergognarsi, e sostiene di essere totalmente estraneo a fatti". Lo hanno dichiarato i consulenti dell'ex capo dell'Uefa. "Non è un arresto, ma un interrogatorio in qualità di testimone in una condizione voluta dagli inquirenti che permette di evitare che le persone ascoltate possano accordarsi fuori dalla procedura", si legge nel comunicato dei suoi collaboratori.
Blatter – "Per me è una grande sorpresa". Joseph Blatter, ex presidente della Fifa, commenta così la notizia del fermo di Michel Platini nell'ambito dell'inchiesta sull'assegnazione del Mondiale 2022 al Qatar. "E' una cosa di cui abbiamo già parlato. Non so perché torniamo improvvisamente su questa vicenda", ha spiegato lo svizzero in un'intervista a 'L'Equipe'. "Se la giustizia francese vuole sentirmi? Sono a disposizione, così come sono a disposizione dei giudici svizzeri, tedeschi e americani", ha proseguito.
"L'ho detto quando ho lasciato la Fifa, o meglio quando sono stato costretto a lasciare la Fifa. Posso solo ripetere quello che ho già detto e scritto, specialmente nei miei due libri precedenti", ha proseguito Blatter. "Platini mi disse di aver avuto un incontro all'Eliseo con Nicolas Sarkozy (il 23 novembre 2010, nove giorni prima del voto per l'assegnazione del Mondiale al Qatar) e che lui e i suoi amici avrebbero potuto votare per il Qatar a causa degli interessi economici nazionali. Gli ho chiesto – ha aggiunto l'ex capo della Fifa – se Sarkozy lo avesse costretto. Ha detto di no, ma ha detto che sarebbe stato un bene votare per il Qatar. Ed è andata così: i quattro voti portati da Michel, il suo più gli altri tre, hanno fatto pendere la bilancia e gli Stati Uniti sono stati sconfitti".