L'attaccante rivelazione bianconero si confessa al magazine SoccerBible e spiega: "Voglio restare qui". Tra i suoi idoli il portoghese ma anche Balotelli e Drogba
L'attaccante rivelazione della Juventus Moise Kean si confessa in un'intervista a tutto campo a SoccerBible e fa sapere di volere restare e crescere ancora in bianconero. "Quando sono arrivato alla Juventus ho capito che le cose sarebbero cambiate. La Juventus ti aiuta a crescere e diventare un uomo in tutte le cose che vuoi fare. Impari molte cose senza accorgertene", afferma il 19enne nato a Vercelli . "Tecnicamente sono migliorato, ma la mia ambizione è di migliorare ogni giorno sempre di più. Sono consapevole del fatto che indosso una maglietta che comporta delle responsabilità, ma non è un peso. Sono concentrato sul mio percorso", spiega il giovane attaccante dei bianconeri e della Nazionale. "Sono sicuro che al momento non ci sono altre squadre che possono aiutarmi a migliorare nel modo in cui la Juventus può farlo. Sono nato qui e ho quasi sempre indossato la maglia bianconera. Ovviamente non so cosa mi riserva il futuro, ma quello che è sicuro è che darò sempre il massimo".
Poi sul compagno di squadra Cristiano Ronaldo dice: "Quando ci alleniamo, cerco di osservare tutte le cose che fa, dal suo atteggiamento in campo alla sua voglia di giocare, di allenarsi e di essere sempre pronto. Allenarsi con grandi campioni ha benefici che non puoi sottovalutare. Se gli ho chiesto consigli? In realtà no, non sono il tipo per farlo, ma osservo e poi provo ad applicare ciò che ho imparato sul campo". Kean parla anche dei suoi modelli: "Drogba è stata sicuramente una fonte d'ispirazione. Mi piaceva molto, era uno dei miei idoli. Quando ero più giovane, mi piaceva Mario Balotelli, specialmente durante il suo periodo all'Inter. Anche Mario è stato una fonte d'ispirazione per me".
Quanto alle ambizioni per il futuro il ragazzo non ha dubbi: "penso che la più grande sia ben nota: vincere la Champions League. Ma ciò che ti insegnano alla Juventus è dare sempre il massimo in ogni sfida". L'attaccante tocca infine il tema Nazionale: "non mi sarei mai aspettato la chiamata. Ero a Ferrara con l'Under 21, subito dopo la partita contro l'Inghilterra. Di Biagio venne da me e mi disse che dovevo unirmi alla nazionale maggiore. Potete immaginare la mia emozione".