Grande partita degli olandesi che vanno sotto su un colpo di testa di Cristiano Ronaldo ma pareggiano subito con Van de Beek. Nella ripresa straordinaria partita dell'Ajax che crea diverse palle gol e passa con De Ligt. I bianconeri crollano
Niente da fare, non è servito nemmeno Ronaldo. Che, tra parentesi, ha di nuovo segnato. La Juventus è fuori dalla Champions League, eliminata giustamente, nettamente dal favoloso Ajax di Erik Ten Hag che si giocherà la semifinale contro la vincente tra City e Tottenham. Quello bianconero è stato uno schianto più di quanto non racconti il risultato finale, un 2-1 troppo avaro per gli olandesi. Che avrebbero potuto segnare almeno un paio di reti in più. Che hanno dato spettacolo allo stato puro.
Ora viene da pensare che i campioni d'Italia, per colmare il gap che continua a separarli dal top dell'Europa, quest'estate compreranno per chissà quanti milioni il cecchino Matthijs de Ligt, come hanno fatto con CR7, ma è assai più probabile che questa bocciatura porti a una rivoluzione estiva. O, per lo meno, a una rivisitazione delle strategie aziendali, a cominciare dall'allenatore surclassato dal suo rivale olandese.
Si è capito subito che per la Juventus non sarebbe stata una passeggiata di salute agganciare la semifinale contro un avversario, l'Ajax per l'appunto, che fuori casa ha sempre segnato e che fa del (bel) gioco il pezzo forte del suo repertorio. La prova provata è giunta sei minuti dopo che Ronaldo è riuscito a schiodare il risultato (28') con un colpo di testa sotto misura, benedetto tra l'altro anche dalla visione al Var: gli olandesi, infatti, non si sono scomposti, al contrario si sono riorganizzati, hanno confezionato il pareggio con Van de Beek e rimesso tutto in discussione sbriciolando il piccolo vantaggio bianconero del gol infilato alla Johann Cruijff Arena.
Peraltro, le difficoltà incontrate dai campioni d'Italia erano già emerse all'andata e comparivano nel campionario delle cose da non fare – o da fare meglio – del catalogo di Allegri. Ma è un momento un po' così e lo si sa da un pezzo. Settimane se non mesi. In fondo, lo sviluppo della partita è stato pressappoco simile a quello di Amsterdam, nel senso che l'Ajax ha dato la sensazione di essere più squadra e di saper tenere in mano il gioco con maggiore disinvoltura malgrado le percentuali di possesso palla non siano state tanto sbilanciate come nella prima sfida. Ha impressionato pure la freschezza atletica e la capacità di agire in pressing con ritmi martellanti, caratteristiche emerse in modo inequivocabile e devastante nella ripresa.
La Juventus non ha saputo accendersi né con Dybala – inesistente prima dell'infortunio che lo ha estromesso dal match a favore di Kean – né con Bernardeschi, abbastanza inutile sulla corsia di destra. A centrocampo, Emre Can ha tafferugliato, al pari di Matuidi, mentre sulle spalle di Pjanic è stato addossato il peso della costruzione di manovre vagamente pericolose. Pjanic a cui è stato persino tolto l'ossigeno per respirare, figurarsi per masticare calcio.
Il problema dei bianconeri è che non hanno quasi mai trovato sbocchi, soffocati dalla ossessiva compattezza degli olandesi. Poteva essere tutto finito per la Juventus dopo 7 minuti della ripresa se Szczesny non avesse compiuto un miracolo su Ziyech e se non si fosse ripetuto al 12' su una conclusione di Van de Beek. Però nulla ha potuto sulla zuccata di de Ligt (22'), che ha beffato in un colpo solo Rugani e Alex Sandro. De Ligt che possiede il medesimo coraggio di Chiellini ma piedi assolutamente più buoni. La reazione dei campioni d'Italia è stata nulla, perché sono venute a mancare le energie nervose, perché la notte è diventata buia e cupa, perché solo un fischio dell'arbitro ha reso vano il terzo gol, bellissimo di Ziyech.
Agnelli – "E' stata una bella partita, l'Ajax ha meritato. E' l'avvio di un ciclo iniziato con la finale di Europa League". Lo ha detto il presidente della Juventus Andrea Agnelli ai microfoni di Sky Sport commentando l'eliminazione della Juventus ai quarti di finale di Champions League. "In questa competizione una mezzora può determinare il passaggio del turno – ha proseguito – Il futuro? E' con Allegri in panchina, ha un anno di contratto, ci vedremo a fine stagione per ridiscutere. Abbiamo un gruppo tecnico, un gruppo di squadra e un gruppo di leader in società che garantisce continuità per il futuro della Juventus. Facciamo i complimenti all'Ajax anche se è normale esser delusi".
Allegri – E' onesto, Massimiliano Allegri che riconosce subito i meriti dell'Ajax: "Hanno meritato la vittoria e il pasaggio del turno". Anche lui annuncia di aver deciso di restare "perché ci sono tanti giovani da far crescere e da far giocare".
JUVENTUS-AJAX 1-2 Reti: pt 28' Ronaldo (J), 34' Van de Beek (A); st 22' De Ligt (A).
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio (19' st Cancelo), Bonucci, Rugani, Alex Sandro; Emre Can, Pjanic, Matuidi; Bernardeschi (35' st Bentancur), Dybala (1' st Kean), Ronaldo. A disp. Pinsoglio, Khedira, Barzagli, Spinazzola. All. Allegri.All. Allegri.
AJAX (4-3-3): Onana; Mazraoui (11' pt Sinkgraven, 37' st Magallan), De Ligt, Blind, Veltman; Van De Beek, Schone, De Jong; Ziyech (43' st Huntelaar), Tadic, Neres. A disp. Varela, De Wit, Ekkelenkamp. All. ten Hag. Arbitro: Turpin (Fra). Note: ammoniti Emre Can, Ronaldo (J)
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