Gli azzurri respirano. Ben altro stato d'animo per i friulani ora ad appena una lunghezza sopra la zona retrocessione

Il Napoli si rimette in moto e cala il poker all'Udinese al San Paolo. Tre punti che permettono a Carlo Ancelotti di mettere fieno in cascina per mettere al sicuro il secondo posto, portandosi a +9 sul Milan in attesa del risultato del derby. Passo in avanti anche verso l'ormai irraggiungibile Juve, battuta al Ferraris: distacco che si riduce a 15 lunghezze. Ma è anche un successo che agli azzurri serviva per mettere in archivio le ultime uscite sottotono. Nota stonata, la difesa che continua ad incassare gol. Younes e Callejon spianano inizialmente la strada ai partenopei, ma i friulani di Nicola hanno la forza per rimettersi in carreggiata con Lasagna e Fofana. Nella ripresa ci pensano Milik e Mertens, che torna al gol. Gli azzurri respirano, ben altro stato d'animo in casa Udinese ora ad appena una lunghezza sopra la zona retrocessione. Attimi di paura prima dell'intervallo per Ospina, che si accascia a terra privo di sensi e viene trasportato via in barella. Le notizie in arrivo dall'ospedale parlano di trauma cranico, Il giocatore è cosciente, stanotte dovrà restare in osservazione.

Viste le assenze, formazione quasi obbligata per Ancelotti che schiera per la prima volta Younas dal 1'. Friulani pericolosi in avvio con Pussetto, che interviene sul traversone di Lasagna ma non inquadra lo specchio. L'attaccante si scontra con Ospina in uscita, il portiere viene medicato alla testa. Napoli in vantaggio al 17' grazie ad un bel destro a giro di Younes, su assist di Mertens. Maksimovic è provvidenziale nell'anticipare una minaccia portata da Pussetto, scampato il pericolo i partenopei raddoppiano con Callejon che insacca sul traversone al bacio di Mertens (26'). La strada si mette in discesa per la formazione di Ancelotti ma in pochi minuti i friulani rientrano in partita. Lasagna accorcia le distanze su imbucata di Fofana alla mezz'ora, sei minuti dopo lo stesso centrocampista sfrutta il traversone di ten Avest per battere di destro Ospina. I minuti prima dell'intervallo sono di paura: Ospina si accascia a terra, privo di sensi: conseguenza dello scontro con Pussetto ad inizio gara. Prontamente soccorso, il portiere viene trasportato via in barella e a rimpiazzarlo c'è Meret.

Nella ripresa gli azzurri tornano avanti con Milik, che sul corner calciato da Callejon sfugge a Mandragora e incorna il pallone del 3-2 (57'). Per il polacco, 18° centro in stagione. E arriva il sospirato gol di Mertens: lo spagnolo rompe il digiuno che durava da dicembre. Fa tutto da solo: innescato da Allan va in percussione e di sinistro infila Musso nell'angolino con una traiettoria imparabile (70'). Poco dopo Milik sfiora di testa la 'manita'. Gli azzurri possono ora controllare, anche se un errore di Allan regala un brivido: Pussetto sciupa da ottima posizione. Nel finale va a segno anche Zielinski, ma la rete è annullata per fuorigioco. Poco male, ad Ancelotti in questo momento basta e avanza così.

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