Partita bella e combattuta. Gol di Vecino, De Vrij, Bakayoko, Lautaro Martinez (rigore) e Musacchio. Finale drammatico: espulso Conte ma il Var corregge Guida: solo giallo e Spalletti si fa cacciare per proteste. Delude Piatek. Nerazzurri al terzo posto
Il Derby di Milano è ancora dell'Inter. Al termina di una partita ricca di gol e di emozioni, i nerazzurri si impongono per 3-2 sul Milan e si riprendono il terzo posto in classifica scavalcando di due lunghezze proprio i cugini. La squadra di Spalletti si aggiudica entrambi i derby di campionato e in ottica Champions League ha ora anche il confronto diretto favorevole. I nerazzurri hanno meritato il successo grazie ad una prestazione, soprattutto nel primo tempo, di grande spessore sia sotto l'aspetto tecnico che caratteriale.
I gol portano la firma di Vecino, De Vrij e Lautaro Martinez su rigore, che a modo suo non ha fatto rimpiangere Icardi. Al Milan non sono bastate le reti di Bakayoko e Musacchio, i rossoneri di Gattuso sono entrati in campo contratti e solo nel secondo tempo spinti quasi dalla disperazione hanno provato a giocare e rimettere in piedi una gara che si era compromessa. Piatek, l'uomo più atteso, ha deluso. Il bomber polacco è stato annullato dalla difesa interista. Una splendida serata di calcio macchiata però dagli ululati razzisti rivolti dalla curva interista a Kessie. Da ricordare che l'Inter è recidiva, avendo già giocato tre partite senza tifosi in seguito ai cori contro Koulibaly del Napoli.
San Siro tutto esaurito e vestito a festa per il 170esimo Derby della Madonnina in campionato. Nel Milan, Gattuso va sul sicuro e schiera la formazione che gli ha dato le maggiori garanzie nell'ultimo periodo con Bakayoko a centrocampo al posto di Biglia. In avanti il tridente Suso, Piatek e Calhanoglu. Nell'Inter, Spalletti recupera in extremis Brozovic a centrocampo. In attacco il tridente è composto da Politano, Perisic e Lautaro. Prima della gara spettacolari coreografie nelle de curve, in particolare in quella dell'Inter esposto uno striscione per ricordare Daniele Belardinelli, il tifoso morto in occasione di Inter-Napoli. In tribuna annunciata la presenza del vicepremier Matteo Salvini, mentre non ci sono Mauro Icardi e Wanda Nara.
Pronti via e Inter in vantaggio dopo 3': Vecino per Perisic che entra in area dalla destra, cross per Lautaro Martinez che di testa fa da sponda al centro per il mediano uruguaiano che a porta vuota deposita la palla in rete in mezza rovesciata. Nell'occasione non perfetto nell'uscita Donnarumma, che si fa scavalcare dalla palla sul cross di Perisic. Rete convalidata da Guida dopo un rapido check con il VAR.
Il Milan prova a reagire con una conclusione dal limite di Paquetà respinta da Handanovic con i pugni. Le due squadre giocano a ritmi alti e con grande aggressività, ne fanno le spese Bakayoko e Gagliardini con un duro scontro per il quale restano a terra diversi minuti prima di tornare in campo. Al 17' Inter ancora pericolosa con un destro di Vecino respinto da Romagnoli, nel Milan ci prova ancora Paquetà due minuti dopo con un colpo di testa su cross di Suso con palla di poco a lato. Poco prima della mezzora si fa vedere anche Calhanoglu con un destro dal limite parato a terra da Handanovic. Alla mezzora clamorosa occasione sciupata dall'Inter, con Vecino che tutto solo a centro area spara altissimo un cross dalla sinistra di Perisic seguito da un prezioso velo di Lautaro.
La squadra di Spalletti legittima il vantaggio all'intervallo con un'altra buona occasione sciupata da Skriniar, con un colpo di testa da centro area di poco fuori. L'ultimo brivido, però, è in area interista con una punizione da posizione defilata di Calhanoglu che per poco Perisic non devia alle spalle di Handanovic.
Nell'intervallo Gattuso inserisce Castillejo al posto di Paquetà, una decisione che sorprende visto che il brasiliano era stato fra i più pericolosi nella prima frazione. Ma è ancora l'Inter a farsi vedere con un destro potente di Gagliardini respinto da Donnarumma. Poi è Lautaro ad avere una buona occasione in contropiede, provvidenziale il salvataggio di Mustacchio che tiene in partita il Milan. Proprio sul calcio d'angolo arriva il raddoppio dell'Inter: cross tagliato di Politano e colpo di testa vincente di De Vrij che anticipa Romagnoli e sorprende Donnarumma. Immediata la reazione del Milan, che accorcia le distanze con un colpo di testa di Bakayoko su punizione tagliata di Calhanoglu.
Gattuso inserisce anche Cutrone al posto di Rodriguez, per dare un supporto a Piatek troppo isolato davanti. Spinta dall'urlo incessante dei suoi tifosi, il Milan si riversa nella metà campo nerazzurra ma al 67' è ancora l'Inter a segnare con un calcio di rigore di Lautaro Martinez, concesso per un fallo di Castillejo su Politano. Le emozioni però non sono finite, perché dopo appena due minuti in mischia Mustacchio riapre la partita.
Finale di partita vibrante, con tanto nervosismo da una parte e dall'altra. Addirittura sulla panchina del Milan si rischia la rissa fra Kessie e Biglia. All'85' si vede per la prima volta Piatek, con una deviazione volante su azione di calcio d'angolo con palla di poco a lato. Il Milan rischia poi di chiudere in dieci per l'espulsione di Conti reo di un brutto fallo a metà campo su Lautaro. Guida però dopo aver visionato il VAR decide solo di ammonire il milanista, mentre espelle per proteste Spalletti. In pieno recupero rossoneri ad un passo dal pareggio prima con un colpo di testa ravvicinato di Castillejo, respinto quasi involontariamente da Handanovic con la spalla, poi con un destro ravvicinato di Cutrone respinto alla disperata da D'Ambrosio davanti alla porta. Sono le ultime emozioni: la Milano calcistica è ancora nerazzurra.
Spalletti – Inter e Milan "hanno onorato il calcio, i milanesi se lo sono meritato questo derby". Così Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, commenta ai microfoni di Sky Sport la vittoria. "Serve dire bravo a Lautaro per il rigore, ai rientri di Perisic, a Politano per la partita. Vanno fatti grandissimi complimenti a chi è dentro lo spogliatoio, bravi, bravi. Poi è un bene se gli sportivi fanno sapere che si sta dalla loro parte, visto il momento che stiamo attraversando visto anche l'affaticamento di Marcelo Brozovic", ha aggiunto. "Il derby vinto passa tutto da lì, quando esci in quel modo e tutti ti vanno addosso perché ti chiami Inter se non si chiarisce cosa è successo rischiano di rimanere delle scorie. Bisogna ripristinare ruoli e comportamenti – ha proseguito Spalletti – riportati dentro un atteggiamento di squadra, dimenticando assolutamente quello che è successo prima. Poi finiscono le analisi su quello che è successo, smetto di pensarci e vado ad agire per la partita successiva. Oggi hanno scavato un solco rispetto alla partita precedente". Con un Milan che gioca questo calcio e ha il pronostico meritatamente a favore, "andare lì e prendere in mano la partita non era facile. Il Milan ha fatto una grande partita, Gattuso deve essere contento. Quando le squadre fanno prestazioni così può vincere chiunque. Hanno onorato il calcio, i milanesi se lo sono meritato questo derby", ha spiegato ancora Spalletti. Su Lautaro Martinez, Spalletti ha aggiunto: "Lui è bravo ad attaccare la profondità, è forte di testa, ha personalità. Basta guardarlo negli occhi per capire che ha personalità, sul rigore è stato bravissimo. Abbiamo trovato l'attaccante che ci può rimettere a posto le cose". infine qualche merito in più se lo deve prendere anche Spalletti. "Il 60%…", ha scherzato.
Gattuso – "Oggi abbiamo perso dentro e fuori dal campo per questa immagine". Così Rino Gattuso, allenatore del Milan, commenta ai microfoni di Sky Sport la sconfitta nel derby e il brutto parapiglia in panchina nel finale fra Kessie e Biglia. "L'inter nel primo tempo ha fatto meglio di noi, mentre nella ripresa siamo andati un po' meglio. Abbiamo sofferto le loro imbucate a livello qualitativo", ha aggiunto. "Oggi dopo il due a zero un'altra squadra avrebbe preso una imbarcata – ha proseguito Gattuso – l'Inter è una squadra di qualità. Ma noi siamo vivi. "Fa male l'immagine di Kessie, per me questa è la sconfitta più grande. Per come vedo io.il calcio non ci sta. Ci vuole rispetto per tutti, non è scena bella. E' per questo che non abbiamo vinto in questi anni", ha detto Gattuso a proposito di Kessie. "Loro sanno quanto ci tengo. Di calcio posso non capire nulla, ma sul rispetto ci ho costruito una carriera e questa è una mia responsabilità", ha concluso Gattuso.
MILAN-INTER 2-3.
RETI: 3' Vecino (I), 51' De Vrij (I), 57' Bakayoko (M), 67' rig. Lautaro Martinez (I), 71' Musacchio (M).
MILAN (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria, Musacchio, Romagnoli, Rodriguez (58' Cutrone); Kessie (69' Conti), Bakayoko, Paquetà (46' Castillejo); Suso, Piatek, Calhanoglu. A disp.: Reina, A. Donnarumma, Borini, Bertolacci, Zapata, Abate, Biglia, Caldara, Laxalt. All.: Gennaro Gattuso.
INTER (4-3-3): Handanovic; D'Ambrosio, Skriniar, De Vrij, Asamoah; Gagliardini, Brozovic (73' Borja Valero), Vecino (91' Ranocchia); Politano (83' Candreva), Lautaro, Perisic. A disp.: Padelli, Keita Balde, Cedric, Dalbert. All.: Luciano Spalletti.
Arbitro: Guida.
NOTE: ammoniti Brozovic (I), Rodriguez (M), Romagnoli (M), Vecino (I), Suso (M), Conti (M), Gagliardini (I). Espulso l'allenatore dell'Inter Spalletti. Spettatori 77.479 per un incasso di 5.874.716,39 euro