Bianconeri con il lutto al braccio per ricordare Donna Marella Agnelli, moglie dell'Avvocato, scomparsa all'età di 91 anni.

Dybala c'è, la Juve non ancora. Basta un guizzo dell'attaccante argentino per superare il Bologna e volare a +16 sul Napoli in campionato, ma la strada verso la possibile rimonta in Champions League contro l'Atletico è ancora lunga. Sì, perché la vittoria (con record assoluto di 22 successi su 25 partite) è l'unica nota lieta per Massimiliano Allegri nel pomeriggio del Dall'Ara. Una Juve troppo molle, con un Ronaldo pericoloso solo nel recupero, viene salvata nel finale dal palo che ha negato a Sansone il gol del pareggio. L'esperimento del centrocampo a quattro, con l'avanzamento di Cancelo non ha convinto anche perchè con Pjanic inizialmente fuori sono emersi i soliti problemi di Bentancur e Matuidi nel giocare la palla. Bologna che esce a mani vuote dal Dall'Ara, ma che conferma di essere vivo e deciso a lottare fino alla fine per portare a casa la salvezza. Allegri schiera De Sciglio e Alex Sandro sugli esterni con Rugani e Bonucci davanti a Perin. Il tecnico avanza poi Cancelo a metà campo con Bentancur, Matuidi e Bernardeschi. In attacco Mandzukic e Ronaldo. Mihajlovic schiera un 4-3-3 con Edera, Santander e Sansone in attacco. Bianconeri con il lutto al braccio per ricordare Donna Marella Agnelli, moglie dell'Avvocato, scomparsa all'età di 91 anni.

Nel primo tempo, inizio sonnolento della Juve che lascia l'iniziativa al Bologna. La squadra di Mihajlovic si rende pericolosa più volte con Santander, Sansone ed Edera, mentre quella di Allegri fatica a manovrare a causa del forcing alto dei felsinei. Bisogna aspettare una ventina di minuti prima di vedere la Juve affacciarsi dalle parti di Skorupski, ma la troppa imprecisione nell'ultimo passaggio, in particolare di Bernardeschi, di fatto vanifica tutto. Così la prima conclusione verso la porta rossoblu arriva su calcio d'angolo, con Ronaldo che impegna di testa il portiere polacco. Poi dopo un altro tentativo da fuori area di Santender di poco fuori, alla mezzora Juve vicinissima al gol con un sinistro a giro da posizione defilata di Bernardeschi alto di un soffio. Fino all'intervallo c'è solo tanta noia.

Nel secondo tempo, la Juve continua a giocare con un ritmo blando e il Bologna sembra avere vita facile nel controllare e ripartire con la rapidità di Sansone. Sono ancora i rossoblu di Mihajlovic i primi a rendersi pericolosi, con Mbaye in mischia su azione di calcio d'angolo. Allegri allora prova a cambiare volto alla partita inserendo Dybala al posto di un abulico Alex Sandro. Con l'ingresso della Joya, Cancelo torna a fare il terzino destro con De Sciglio che si sposta a sinistra. Una mossa che paga subito, perchè al 67' il numero 10 argentino inizia e conclude con un sinistro vincente da centro area l'azione dell'1-0 per la Juve. Il Bologna prova a reagire, ma nell'avanzare il suo baricentro inevitabilmente rischia di concedere il fianco alle ripartenze avversarie. Nel finale Allegri manda in campo anche il febbricitante Pjanic, al posto di Matuidi, per gestire meglio il pallone. Dall'altra parte Mihajlovic inserisce tutti i suoi uomini offensivi, prima Orsolini poi Donsah e Falcinelli ma è Sansone a sfiorare il pareggio con un sinistro dal limite respinto dal palo. La Juve vince, ma non convince.

 

Il tabellino

RETI: 67' Dybala (J)
BOLOGNA: Skorupski; Mbaye, Danilo, Helander, Dijks; Poli (78' Donsah), Pulgar (85' Falcinelli), Soriano; Sansone, Santander, Edera (52' Orsolini). A disp.: Da Costa, Lyanco, Paz, Nagy, Krejci, Helander, Dzemaili, Svanberg, Calabresi. All.: Mihajlovic.
JUVENTUS: Perin; De Sciglio, Rugani, Bonucci, A. Sandro (59' Dybala); Cancelo, Matuidi (78' Pjanic), Bentancur, Bernardeschi (87' Chiellini); Ronaldo, Mandzukic. A disp.: A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Caceres, Barzagli, Spinazzola, Kean. All.: Allegri. ARBITRO: Calvarese.
NOTE: ammoniti Pulgar (B), Bentancur (J), Sansone (B), Cancelo (B).

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