Il portiere del club clivense intervistato a Rmc Sport: "Stagione complicata, ma con Di Carlo siamo tornati a essere continui. Un pizzico di fortuna non guasterebbe"
"A livello personale è una bella soddisfazione che ho archiviato quando sono andato a dormire. Devo cominciare a pensare alla prossima partita (contro la Fiorentina al Bentegodi, ndr) che è molto importante". Queste le parole del portiere del Chievo, Stefano Sorrentino, che è intervenuto su RMC Sport nel corso della trasmissione 'Maracanà' per parlare del rigore parato a Cristiano Ronaldo nel posticipo di Serie A vinto dalla Juve 3-0.
"A livello personale sono molto contento è inutile negarlo – ha aggiunto il portiere -, ma allo stesso tempo abbiamo perso. Rimane un ricordo personale ma che non ha portato nulla alla squadra. Preferivo non parare il rigore, ma portare a casa tre punti". Il Chievo è attualmente ultimo in classifica, in lotta per non retrocedere. Sul discorso salvezza il portiere spiega che "è complicata e questo lo si sapeva anche dall'estate". Tre cambi di allenatore, la penalizzazione in classifica per le vicende relative a bilancio e plusvalenze oltre ai numerosi infortuni: "Non è stato un girone d'andata molto semplice per noi – conclude Sorrentino -. Però ci sono diciotto partite da giocare e ognuna di queste vale tre punti: da domenica dobbiamo ritrovare quella continuità che abbiamo avuto da quando è arrivato mister Di Carlo. Anche un pizzico di fortuna non guasterebbe".
Sorrentino il para-rigori – Sorrentino è un autentico para-rigori. A testimoniarlo sono le statistiche. Il portiere ha respinto 24 penalty in tutta la sua carriera. Il primo nella lontana stagione 2003-04 quando era portiere del Torino, murando il tiro del fiorentino Christian Riganò.
Prima della parata di lunedì sera, nella scorsa stagione Sorrentino si era opposto a Franck Kessié in Milan-Chievo (3-2 per i rossoneri) e Dries Mertens (2-1 per i partenopei al San Paolo). Tra i tiratori eccellenti hanno sbagliato contro di lui anche Antonio Di Natale, Diego Milito e David Pizarro.
Quello alla Juve è il suo secondo rigore parato: oltre a Ronaldo anche Vincenzo Iaquinta si fece ipnotizzare dal dischetto nella stagione 2008-09, in un Chievo-Juventus 0-2.