Una vicenda che dura da 12 anni e che aveva alimentato più di una tensione tra i due club. L'ufficialità nello stesso giorno della nomina di Beppe Marotta come nuovo ad nerazzurro
Era l'ultima speranza per i sogni bianconeri di veder ritornare a casa lo scudetto 2006, conquistato sul campo ma assegnato all'Inter dopo i fatti di Calciopoli. La Juve, però, dovrà mettersi il cuore in pace: la Cassazione ha respinto il ricorso della società. La sentenza è stata pubblicata giovedì mattina e pone la fine a una vicenda che dura oramai da 12 anni. In precedenza già la Corte d’Appello di Roma, accogliendo l’eccezione sollevata dall’Inter – difesa dallo studio legale Cleary Gottlieb degli avvocati Ferdinando Emanuele e Roberto Argeri – aveva rigettato l’istanza bianconera dichiarando difetto di giurisdizione dei giudici statali. Per i giudici della Cassazione è da confermare la competenza dell'ordinamento sportivo per tutte le questioni che riguardano "la regolarità delle competizioni e l'applicazione di disposizioni statutarie e regolamentari sul corretto svolgimento delle attività agonistiche".
Solo negli ultimi due-tre mesi, i rapporti tra bianconeri e nerazzurri si sono normalizzati dopo tanti anni problematici legati a Calciopoli e agli scudetti 2005 e 2006 (il primo revocato e non riassegnato, il secondo concesso alla società milanese). A metterci una pietra sopra erano stati l'ex presidente dell'Inter, Massimo Moratti, e l'attuale numero 1 bianconero Andrea Agnelli. Nel giorno dell'ufficialità di Beppe Marotta come amministratore delegato nerazzurro, il caso si è chiuso definitivamente.