Sfuma il sogno di Bolt calciatore: niente accordo con gli australiani dei Central Coast Mariners

Qualità tecniche non all'altezza secondo il club australiano, che gli avrebbe offerto un contratto molto inferiore rispetto ai 2,1 milioni di dollari chiesti dai suoi agenti

Il tentativo di Usain Bolt di diventare un calciatore professionista con i Central Coast Mariners è sfumato venerdì dopo il fallimento della trattativa con il club australiano. Il pluricampione olimpico e primatista del Mondo nei 100 e 200 metri si è allenato per circa un mese, sperando di realizzare il suo sogno d'infanzia di diventare un vero giocatore di calcio. Ma le sue qualità tecniche non sono state ritenute all'altezza e il club gli avrebbe offerto un contratto molto inferiore rispetto ai 2,1 milioni di dollari chiesti dai suoi agenti, con una serie sponsor esterni necessari per rendere possibile l'accordo. "Nonostante diversi potenziali partner promettenti, sia Bolt che i Central Coast Mariners hanno concluso amichevolmente che non si riuscirà a trovare un accordo adeguato in modo tempestivo", recita il comunicato della squadra australiana.

Bolt, ufficialmente ritiratosi dall'atletica lo scorso anno, si era già allenato con diversi club in Germania, Sud Africa e Norvegia. Al debutto con i Mariners aveva addirittura segnato una doppietta in amichevole, ma pochi giorni dopo l'allenatore della squadra, Mike Mulvey, aveva speso parole non proprio dolci contro il giamaicano dicendo in conferenza stampa: "A chi dei miei attaccanti Usain potrebbe togliere il posto?".  

L'ex primatista ha comunque ringraziato la sua squadra: "Un plauso va ai proprietari dei Central Coast Mariners, la dirigenza, il personale, i giocatori e i tifosi per avermi fatto sentire il benvenuto durante il mio periodo qui – ha detto in una nota -. Auguro i migliori successi al club per la prossima stagione".