Nazionale, ottimismo Mancini: “Con lavoro costruiremo buona squadra, obiettivo è l’Europeo”

Mercoledì in campo a Genova contro l'Ucraina e domenica contro la Polonia. Il ct cercherà di replicare alle prime critiche e possibilmente evitare la retrocessione: "Dobbiamo tornare a essere tra le migliori del mondo". Torna in azzurro Giovinco

È già un momento decisivo per la Nazionale. L'Italia a caccia del rilancio scende in campo mercoledì a Genova contro l'Ucraina, ma l'impegno che conta davvero è quello di domenica 14 con la Polonia, valido per la Nations League. Una trasferta delicata, nella quale la formazione di Roberto Mancini, che all'andata con Lewandowski e soci ha pareggiato prima di perdere in Portogallo, .

Dal ritiro di Coverciano il ct ha suonato la carica nella conferenza di inizio ritiro: "La Nazionale ha perso prestigio con la mancata qualificazione al mondiale. Siamo l'Italia è dobbiamo tornare a essere tra le migliori del mondo. I ragazzi lo devono capire e quando vestono l'azzurro devono dare tutto, non basta dare il 70%. Abbiamo intrapreso una strada – ha spiegato Mancini – ma sapevamo che non sarebbe stato semplice. Abbiamo perso contro i Campioni d'Europa per 1-0, schierando una squadra composta da Under 23. Contro la Polonia abbiamo fatto un'ottima partita, ma abbiamo ricevuto critiche anche in quell'occasione. Con il lavoro sono convinto che metteremo su una buona squadra. Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è qualificarci per l'Europeo. Certo che se arriviamo terzi in Nations League avremo problemi con il sorteggio".

La location del match con l'Ucraina, quel Marassi che ha visto lo jesino grande protagonista negli anni da giocatore con la Sampdoria, ha un valore significativo: "Sarà importante giocare a Genova dopo quello che è successo per il crollo del ponte Morandi. Speriamo di regalare 24 ore di gioia". Per il mister azzurro, un'occasione per continuare a testare un gruppo che in avanti non comprende Belotti, esclusione a sorpresa, e il suo 'pupillo' Balotelli. Mancini ha chiarito che i due attaccanti "sono stati lasciati a casa perché non attraversano un buon momento di forma. Quando ritroveranno la condizione migliore saranno richiamati". Quindi, parlando della poche reti realizzate dall'Italia in queste prime partite della sua gestione ha aggiunto: "Non sono preoccupato. Nel calcio succede che ci siano momenti in cui si fatica a far gol, poi improvvisamente la situazione cambia".

È tornato in azzurro dopo tre anni invece Sebastian Giovinco, "un giocatore che sta facendo bene da diversi anni. Ha grande qualità, negli ultimi anni non ha avuto la possibilità di frequentare Coverciano e quindi vogliamo vederlo dal vivo e valutarlo". Il ct, intanto si coccola Insigne, che di gol importanti ne sta facendo parecchi da quando con Ancelotti gioca da seconda punta. "Insigne ha grande qualità, è fa bene in qualunque ruolo dell'attacco. Deve evitare in partita di rientrare troppo per aiutare la difesa, altrimenti perde lucidità". Per quanto riguarda l'altro giovane talento dell'attacco azzurro, Federico Chiesa, attaccato dal tecnico dell'Atalanta Gasperini, Mancini ha garantito che non è un simulatore ma "è un ragazzo perbene, sta facendo benissimo e può diventare davvero uno dei giocatori più importanti del calcio italiano". Il tecnico non avrà invece a disposizione D'Ambrosio, Romagnoli e Cutrone, che hanno lasciato Coverciano per infortunio. Mancini ha chiamato Lorenzo Tonelli e Cristiano Piccini, che si sta mettendo in luce nella Liga con il Valencia: "Ha avuto diverse esperienze in altri campionati e in Champions League. Sta facendo bene e lo seguiamo da tempo", ha assicurato il mister della Nazionale. Da valutare invece le condizioni di Simone Zaza, uscito anzitempo dall'allenamento odierno per un problema al polpaccio sinistro. Quanto all'ipotesi di vestire di azzurro uno dei grandi protagonisti dell'avvio di stagione del Napoli, Allan, avanzata da qualche quotidiano, Mancini ha assicurato: "Non ne abbiamo mai parlato".