“Sono felice di poter fare qualcosa per Genova”. Roberto Mancini, a margine della conferenza stampa di presentazione dell’amichevole tra Italia e Ucraina che verrà giocata mercoledì 10 ottobre al Luigi Ferraris, ricorda la tragedia del Ponte Morandi: “Torno spesso a Genova, perché sono legato a questa città e mi dispiace molto per quello che è accaduto”. Una disgrazia che ha lasciato il segno nel Commissario Tecnico della Nazionale, che a Genova ha trascorso la parte più importante della sua carriera da giocatore: “Quando è successo, mi è sembrata una cosa impossibile, io sarò passato su quel ponte migliaia di volte, quindi spero che venga ricostruito al più presto, perché credo che la città lo meriti. I genovesi sono forti e lo hanno dimostrato soprattutto in momenti difficili”. Poi spiega quali saranno le iniziative della Nazionale e della Federcalcio: “La Federazione aiuterà i nove ragazzi rimasti senza genitori con gli studi nei prossimi anni, inviteremo tutti gli sfollati a vedere la partita e al 43esimo del primo tempo la partita si fermerà in ricordo delle 43 vittime. La nostra maglia avrà una scritta commemorativa. La speranza è quella di portare un po’ di felicità dopo così tanta tristezza”.