Sarebbe lui il candidato designato da parte della Lega Serie A per provare a ribaltare il tavolo che vede al momento come favorito assoluto Gabriele Gravina
Nella corsa alla poltrona più ambita della Federcalcio irrompe sulla scena a sorpresa Massimo Moratti. Sarebbe lui il candidato designato da parte della Lega Serie A in vista delle elezioni federali del 22 ottobre per provare a ribaltare il tavolo che vede al momento come favorito assoluto il numero uno della Lega Pro Gabriele Gravina, supportato oltre che dai club di Serie C anche dai Dilettanti, dagli arbitri e dall'Assoallenatori, che insieme valgono il 63% del peso elettorale. Ancor più sorprendente del possibile rientro nel mondo del calcio del petroliere veneto è il fronte dei club pronti a sostenerlo, che sarebbe guidato da Andrea Agnelli in persona. Una alleanza a dir poco strana, se non anomala, tra colui che viene considerato il simbolo dell'interismo e l'attuale presidente della Juventus, a 12 anni dallo scandalo di Calciopoli su cui i due hanno spesso e volentieri battibeccato in passato, infiammando le rispettive tifoserie. Tutto resettato, per un bene superiore.
In giornata è circolata l'indiscrezione di un possibile pranzo tra Moratti e Agnelli, con il benestare del numero uno della Lega di A Gaetano Micciché, che avrebbe dato l'ok e sarebbe pronto a fare il nome del presidente della Saras venerdì in assemblea. Un incontro poi saltato, forse solo slittato. Quel che appare certo è che l'ipotesi Moratti a capo della Figc non rientri nella categoria voci o suggestioni, ma nasconda dietro qualche elemento più concreto. L'ex proprietario dell'Inter attende di capire anche la posizione dell'Assocalciatori, contraria a Gravina presidente, e del fronte 'lotitiano' della Lega di Serie A. In ogni caso, il tempo stringe: domenica è fissata la deadline per presentare le candidature. Se la Lega di A vorrà lanciare un segnale e confermare la propria leadership all'interno del movimento calcistico non può più aspettare.
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