Un impegno non semplice pere compagni, che però si presentano con il vento in poppa a Genova
Ripartire dai sette minuti di sana follia contro il Tottenham per dare la svolta anche in campionato. Passata la 'sbornia' per l'eurosuccesso in Champions League per l'Inter è arrivato il momento di rituffarsi nella Serie A. La rincorsa ai primi posti in classifica prende il via da Marassi, contro una Sampdoria che in settimana ha pareggiato con la Fiorentina e già giustiziere del Napoli tra le mura amiche.
, forti della rimonta contro gli Spurs. Ed è inevitabile che Spalletti riprenda il filo proprio da qui. "La cosa fondamentale è stata il carattere della squadra, la personalità, lo spirito che ha avuto – ha sottolineato nella conferenza della vigilia – C'era il rischio di ritrovare quelle discontinuità che abbiamo avuto in precedenza quando siamo andati sotto, invece la squadra è rimasta in equilibrio. E' andata con personalità a giocare alla pari, anzi cercando di aggredire alti anche nella metà campo avversaria. Ora bisogna portarlo dentro tutte le volte con una certa cadenza".
Una base importante su cui costruire in vista di due sfide ostiche contro Samp prima e Fiorentina poi. "Ne abbiamo tratto beneficio anche per l'entusiasmo dopo una vittoria del genere – ha proseguito – Vincere sabato varrebbe molto di più che di aver vinto due singole partite". Nonostante le fatiche di coppa Spalletti non sembra intenzionato a cambiare più di tanto: Lautaro Martinez è sulla via del recupero ma solo per la panchina, Vrsaljko è ancora fuori e verrà sostituito sulla destra dal rientrante D'Ambrosio.
Davanti giocheranno i titolarissimi, con il solo Gagliardini candidato a dare una ventata di freschezza a centrocampo. "Queste sono partite in cui si spende molto di più rispetto a una gara normale", ha ammesso Spalletti, che punta a trarre forza da un clima più disteso alla Pinetina. "Le facce erano più serene, più tranquille". Compresa quella del tecnico, che ha elogiato pubblicamente il 'racconto' su Sky di Trevisani e Adani che ha scatenato le dure reazioni dei social ("hanno fatto una telecronaca spettacolare") ed evitato di rispondere, almeno momentaneamente, alle parole di Francesco Totti, secondo cui proprio il tecnico di Certaldo ai tempi della Roma avrebbe spinto per il suo ritiro, riaprendo cicatrici mai del tutto guarite.
"Andrò a leggere il libro, dopo casomai si fanno due discorsi – ha precisato in vista dell'uscita dell'autobiografia dell'ex capitano giallorosso, prevista entro fine mese – Adesso non vado a rispondere a nessuno, ho una partita davanti che è molto più importante di qualsiasi cosa". Anche perché l'Inter non può più permettersi passi falsi.