Champions: Inter ritorno da sogno, Icardi-Vecino ribaltano gli Spurs nel finale

L'Inter, almeno in Champions, è tornata.

La notte che i tifosi dell'Inter sognavano da sei anni. Il racconto del ritorno dei nerazzurri in Champions League è di quelli da tramandare a figli e nipoti. A San Siro è buona la prima europea per la banda Spalletti, che soffre ma regola il Tottenham 2-1 con un finale vietato ai deboli di cuore. Gli Spurs trovano il vantaggio ad inizio ripresa con Eriksen, i padroni di casa ribaltano inaspettatamente il risultato negli ultimi minuti e scacciano i fantasmi. Al 40' è Icardi, con una rete da urlo alla sua prima gara in Champions in carriera, a siglare il pari.

Poi, in pieno recupero, Vecino trasforma San Siro in una bolgia con la rete del 2-1. Ripagando così la grande spinta dei 65mila accorsi per una serata che non dimenticheranno tanto facilmente. Una rimonta condotta più gettando il cuore oltre l'ostacolo che con l'organizzazione del gioco, ma per questa volta può andare bene così. Spalletti respira e vede diradarsi qualche nube: il successo contro Kane e compagni può essere l'iniezione di fiducia per raddrizzare i balbetti visti finora in campionato. Entusiasmo alle stelle tra i tifosi e spettacolare la coreografia della Curva Nord, che prima dell'ingresso delle squadre espone un enorme disegno accompagnata dalla scritta We are back, Siamo tornati. Tanti applausi e cori alla lettura delle formazioni: il campionato, almeno per stasera, è lontano.

La novità nell'undici scelto da Spalletti per il suo 4-2-3-1 è l'inserimento di Politano per Candreva. L'ex Sassuolo compone con Nainggolan e Perisic il tridente di supporto a Icardi. Senza Vrsaljko e con D'Ambrosio non al top, in difesa c'è Skriniar ad agire da terzino destro, mentre Miranda affianca De Vrij al centro. Modulo speculare per Pochettino, a San Siro senza Lloris, Sissoko e Alli. A trainare l'attacco degli Spurs lo spauracchio Kane. Alle sue spalle, insieme a Son e Eriksen, non c'è Lucas Mora, ma l'ex romanista Lamela.

Primo atto sostanzialmente equilibrato. È un'Inter arrembante nelle prime battute, ma la prima occasione è per gli inglesi con una punizione dai 30 metri di Eriksen sul quale Handanovic è attento. I nerazzurri sono aggressivi e tengono il pallino del gioco, ma per la prima loro occasione bisogna aspettare 25 minuti con il velenoso cross di Perisic che innesca il riflesso Vorm sul rischio-autogol di Sanchez. Poi ci prova Brozovic, che da fuori scarica il destro con palla che si spegne sul fondo. La chance migliore dei primi 45' la crea il Tottenham e buon per l'Inter che Kane si dimentica di essere Kane: servito splendidamente da Eriksen, il numero 11 degli Spurs arriva davanti ad Handanovic, lo aggira ma manca il tocco decisivo. Sospirone di sollievo per Spalletti. Poco prima dell'intervallo, Handanovic evita guai anticipando Kane su un pallone scottante messo in mezzo da Aurier. La ripresa si apre con un tentativo a giro di Politano, servito da una grande apertura di Nainggolan. Ma pochi minuti dopo sono gli inglesi a trovare il vantaggio: Handanovic prima ribatte il siluro da fuori di Eriksen, nessuno della difesa è reattivo e ancora il danese a concludere, insaccando con la beffarda deviazione di Miranda (9'). Il vantaggio elettrizza gli Spurs ancora pericolosi con un sinistro di Lamela deviato da De Vrij.

IL FILM DELLA PARTITA

La reazione dei nerazzurri è in un'incornata di Perisic su cross di Politano Vorm è attento. Ma l'Inter non è lucida negli ultimi metri e a differenza del primo tempo fatica terribilmente ad arginare l'iniziativa Spurs. I nerazzurri rischiano ancora su un tiro di Lamela, servito da Aurier. La prima mossa di Spalletti è gettare nella mischia Candreva e richiamare Perisic. Handanovic ci mette una pezza sull'ispirato Lamela, che si rende pericolosissimo in due occasioni prima di lasciare il posto a Winks. Spalletti invece irrobustisce l'attacco con Keita Baldé: fuori Politano. Inter in avanti con Candreva che smarcato da Nainggolan alza troppo la mira, Tottenham a caccia del colpo del ko con Dier prima e Lucas Moura, entrato per Son. Il forcing finale dei padroni di casa è generoso ma light: poche idee e confuse. Ma si sa, l'Inter è per sua natura pazza. E riesce negli ultimi cinque minuti in una rimonta ai limiti del fantascientifico. Icardi pesca il coniglio dal cilindro e firma il pari con un tiro al volo pazzesco da fuori area, su cross di Asamoah (40'). Quindi, in pieno recupero, Vecino completa l'incredibile uno-due incornando da due passi su sponda di De Vrij. San Siro esplode. We are Back: l'Inter, almeno in Champions, è tornata.