Alle 20.30 l'esordio con il Sassuolo. Il mister nerazzurro ora ha una formazione "più forte rispetto a quella dell'anno scorso. Ora si fa sul serio"
Soddisfatto del mercato, carico e ambizioso. Luciano Spalletti si presenta alla vigilia dell'esordio con il Sassuolo e non si nasconde: "Per la lotta scudetto c'è anche l'Inter". Il tecnico è consapevole che, grazie al lavoro della società sul mercato, tra le mani ha una formazione "più forte rispetto a quella dell'anno scorso".
Non è solo questione di innesti, tutti importanti, ma anche di mentalità: "È una squadra che ha più conoscenze di se stessa e del nostro obiettivo da raggiungere. Dobbiamo migliorare la classifica dello scorso anno". Assicura, il mister di Certaldo, che l'Inter che si sistema ai blocchi di partenza sta bene. "La condizione generale del gruppo è buona. Abbiamo fatto tutte le conoscenze che dovevamo fare. Usciamo dalla 'fabbrica' senza dover usare altre prove, siamo pronti per andare a giocare contro chiunque. Questo vuol dire tentare di vincere contro qualsiasi avversario". Il primo non è certo da sottovalutare perché da sempre ostico per la compagine nerazzurra: "Basta vedere lo score degli incontri che ci hanno visti contrapposti. Con il Sassuolo è subito una partita dura, durissima. Siamo soddisfatti di tutto ma – avverte – dobbiamo ora giocare. Non ci sono più prove generali, dobbiamo portare a casa punti e fin da subito. Perché se poi pensiamo al fatto che l'anno scorso è successo tutto negli ultimi 15-20 minuti, ora il valore di un punto o di una vittoria riusciamo bene a capire cosa vuole dire prima di cominciare. Si fa sul serio, fin da subito".
E con nomi come Martinez, De Vrij, Asamoah, Nainggolan, Politano, Vrsaljko, Keita puntare in alto è quasi un obbligo. "Non mi manca assolutamente nulla", sottolinea Spalletti. "Mi soddisfa il fatto che siano entrati calciatori di spessore, qualità e di livello interista. La disponibilità, il modo di lavorare del gruppo è stato subito quello corretto ed è la cosa che mi dà più fiducia per il futuro".
Per la 'prima' del Mapei Stadium mancherà Nainggolan: "Sta recuperando, bisogna stare attenti a non sbagliare facendo le cose con intelligenza e con calma". Quanto agli obiettivi posti dalla società, "sono sempre quelli di posizionarci in un confronto europeo importante, vincere più partite possibili in campionato, rimanere in Champions. E possibilmente offrire anche un buon spettacolo sia dal punto di vista comportamentale che di gioco di risultati". Di certo, visto il mercato gli addetti ai lavori hanno assegnato il ruolo di anti-Juve ai nerazzurri. Cauto Spalletti: "Non lo so, a meno che non si voglia dar vinto lo scudetto ai bianconeri in partenza. Bisogna andare a giocarselo. La Juve è la più forte di tutte, le altre cinque possono contenderle lo scudetto e noi siamo una di queste". Una lotta di cui può beneficiare l'intero movimento: "Ci sono società che hanno fatto bene l'anno scorso e che si sono rinforzate ulteriormente. Sono stati presi calciatori formidabili: mentre prima l'attrazione della Liga e della Premier League poteva essere superiore rispetto alla Serie A, adesso per molti calciatori è diventata un'opportunità venire a giocare in Italia. Leggo di un aumento degli abbonati in quasi tutte le squadre e che c'è più interesse per il prodotto dall'estero. È un traguardo molto positivo per il nostro calcio e la nostra nazione". E a dare ulteriore lustro al mercato della A, poteva esserci anche quel Modric a lungo sognato dai nerazzurri. "Io parlo solo dei giocatori dell'Inter", taglia corto Spalletti.
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