La grande attesa è finita: sabato Cristiano Ronaldo farà il suo tanto atteso debutto in Serie A con la maglia della Juventus. I bianconeri inizieranno la caccia al loro ottavo Scudetto consecutivo sullo sfondo di un paese in lutto dopo il tragico disastro di Genova.
Il cinque volte Pallone d'Oro è stato il protagonista assoluto del mercato con il clamoroso divorzio dal Real Madrid e l'approdo nel club bianconero per la cifra di 112 milioni di euro, con un ingaggio da 30 milioni per le prossime quattro stagioni. Avrebbe dovuto essere un giorno di festa in un Bentegodi tutto esaurito e invece la giornata di lutto nazionale proclamata dopo il crollo del Ponte Morandi nel capoluogo ligure, con oltre 30 morti, inevitabilmente farà passare in secondo piano la prima del 33enne fuoriclasse portoghese nel campionato italiano. L'impatto emotivo del disastro di Genova ha portato al rinvio delle partite di Sampdoria e Genoa, rispettivamente contro Fiorentina e Milan. Nonostante le richieste dal mondo politico e non solo, la Lega ha invece deciso di far disputare regolarmente le altre partite e proprio nel giorno dei funerali solenni delle 38 vittime di Genova, scenderanno subito in campo le due migliori squadre della scorsa stagione: Juventus e Napoli. Un minuto di silenzio sarà osservato prima di tutte le partite con i giocatori che scenderanno in campo con il lutto al braccio.
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Juve con un Ronaldo in più nel motore – Tornando al calcio giocato, l'attesa di tutti è ovviamente per l'esordio di Ronaldo. Grazie all'arrivo del campione portoghese la Serie A ha acquisito di nuovo quell'appeal che sembrava perso negli ultimi anni, anche se il calcio italiano dalla mancata qualificazione ai Mondiali di Russia in poi sembra essere piombato in un caos istituzionale senza fine. La Juventus è sulla carta la squadra da battere, potendo contare oltre che su Ronaldo anche sull'arrivo di altri rinforzi di livello come il terzino destro Cancelo, il centrocampista tedesco Emre Can e soprattutto sul ritorno di Leonardo Bonucci in difesa dopo un anno di 'purgatorio' al Milan. I bianconeri di Massimiliano Allegri sono fortissimi praticamente in ogni reparto, basti pensare al centrocampo dove di volta in volta almeno uno fra il campione del Mondo Blaise Matuidi, Emre Can, Khedira, Miralem Pjanic e Juan Cuadrado potrebbe restare fuori. Per non parlare dell'attacco, dove al fianco di CR7 di volta in volta il tecnico toscano potrà alternare i vari Paulo Dybala, Douglas Costa, Mario Mandzukic e Federico Bernardeschi.
Napoli inizia era Ancelotti – Dopo il secondo posto dello scorso anno, con il record di 91 punti, il Napoli torna alla caccia del suo primo Scudetto dai tempi di Diego Maradona, ma lo farà senza il guru Maurizio Sarri in panchina. Il tecnico toscano è andato al Chelsea, mentre sotto l'ombra del Vesuvio è arrivato Carlo Ancelotti che torna in Serie A dopo nove anni in giro per l'Europa. È nel tecnico emilano, vincitore tre volte della Champions League con Milan e Real Madrid, oltre che di un titolo di Premier League al Chelsea e uno di Ligue 1 al PSG, che il presidente Aurelio De Laurentiis punta per spezzare l'egemonia juventina. Dal mercato sono arrivati l'attaccante Simone Verdi dal Bologna e il centrocampista Fabian Ruiz dal Betis, che ha preso il posto di Jorginho. In attacco si punta sulla voglia di riscatto di Arek Milik, mentre in porta è arrivato Ospina al posto di Reina. Gli azzurri faranno il loro esordio a Roma contro l'ambiziosa Lazio di Simone Inzaghi che è riuscita a trattenere i suoi gioielli Milinkovic-Savic, Immobile e Luis Alberto.
Le ambizioni di Roma e Inter – Fortemente rinnovata la Roma di Eusebio di Francesco, terza la stagione scorsa, inizia la sua stagione in casa del Torino. Il direttore sportivo Monchi non si è risparmiato nel portare nella Capitale preziosi rinforzi, come la giovane ala Justin Kluivert, l'ex trequartista del Psg Pastore e il neo campione del Mondo il francese Nzonzi. In porta lo svedese Olsen ha preso il posto di Alisson, ceduto al Liverpool per 70 milioni. Ambizioni rinnovate anche per le due squadre milanesi, che dopo anni di delusioni puntano a tornare ad essere protagoniste. L'Inter è sulla carta la squadra che ha lavorato meglio sul mercato con acquisti mirati del calibro di Radja Nainggolan dalla Roma, del promettente attaccante argentino Lautaro Martínez dal Racing Club, di Keita Balde dal Monaco e De Vrij dalla Lazio. Nerazzurri che hanno a lungo cullato il sogno Luka Modric e che hanno resistito alle 'sirene' miliardarie per il capitano Mauro Icardi.
Il nuovo Milan e le mine vaganti – Il nuovo Milan targato Elliott con il duo Leonardo-Maldini in cabina di comando vuole provare a far subito dimenticare la 'parentesi cinese' e si è presentato alla grande con gli acquisti di Gonzalo Higuain e Mattia Caldara dalla Juventus. Gli arrivi nelle ultime ore dei vari Bakayoko, Castillejo e Laxalt hanno ridato entusiasmo ad un ambiente depresso dopo la travagliata ultima stagione. Alle spalle delle 'cinque grandi' una serie di squadre come la Lazio, il Torino, la Sampdoria, la Fiorentina e la stessa Atalanta, potranno recitare il classico ruolo di mine vaganti del campionato. Fra le neopromosse, il Parma torna in massima serie solo tre anni dopo il fallimento, ospitando l'Udinese nella sua prima partita. Tornano in Serie A anche l'Empoli e il Frosinone. Attesa per le sanzioni che verranno inflitte al Chievo, per la vicenda delle plusvalenze fittizie, la cui entità potrebbe in qualche modo condizionare la lotta per la salvezza.
Non tutto oro quello che luccica – Dopo anni di buio il mondo del calcio torna a guardare all'Italia con interesse, almeno sotto l'aspetto dei club dove la ripresa sembra essere in corso, con il 3° posto nel ranking UEFA ad un passo dal 2° occupato dall'Inghilterra. A poche ore dalla chiusra del mercato, i club italiani hanno già speso più di un miliardo di euro secondo i dati del sito specializzato Transfermarkt. Solo l'Inghilterra con 1.4 miliardi ha speso di più, mentre in Spagna si sono spesi 773 milioni, in Francia 405 e in Germania 434. Anche se i risultati si vedranno solo a maggio, certamente questo aumento del giro d'affari è un ulteriore segnale di rilancio per la Serie A. Ma non tutto oro è quello che luccica, perchè nel frattempo la Federazione è ancora commissariata e non sembra potersi ricucire la spaccatura fra le varie componenti. La situazione nei tribunali rimane caotica e i diritti TV per il campionato per i prossimi tre anni sono stati venduti non proprio in modo lungimirante, poche settimane prima dell'arrivo di Ronaldo. Il portoghese, fenomeno planetario, farà certamente bene alla Juventus ma la sua presenza non è detto risolverà tutti i problemi del calcio italiano.