Milan, Bakayoko pronto a prendersi Milanello

Tutto sul nuovo acquisto rossonero

Ore 8.10 del 13 agosto 2018: se Tiemoue Bakayoko dovesse ripetere nel Milan le stesse ottime cose fatte nel Monaco, l'ora e la data dell'inizio delle sue visite mediche rossonere, presso la clinica La Madonnina di Milano, potrebbero essere tenute doverosamente da conto nell'agenda della stagione. La giornata milanese di Bakayoko, presentazione ufficiale nei prossimi giorni, è proseguita con la visita a Casa Milan necessaria per ultimare i dettagli contrattuali. Martedì, invece, primi test a Milanello e primi passi nel Centro sportivo rossonero.

Un'altra data da tenere a mente sul centrocampista nato nel XIV arrondissement di Parigi (indosserà la maglia numero 14 proprio per questo al Milan?) sulla rive gauche, area municipale che comprende Montparnasse per intendersi, è certamente quella del 15 marzo 2017. Stadio Louis II di Monte Carlo, proprio lo stesso dell'ultimo trofeo europeo vinto dal Milan ad oggi, la Supercoppa conquistata con un 3-1 sul Siviglia nell'agosto 2007: quella sera il Monaco cercava l'impresa impossibile, ovvero quella di ribaltare il 3-5 subito nell'andata degli ottavi di finale di Champions League sul campo del Manchester City di Pep Guardiola. I Citizens, come ogni anno grazie alle campagne acquisti che riescono ad allestire, erano favoriti per la vittoria finale. Ma nella partita di ritorno, il Monaco, proprio il 15 marzo 2017, riesce a costruire l'impresa. Dopo le reti di Mbappè e Fabinho, il City era stato in grado di riequilibrare la situazione al 71esimo minuto con il gol di Leroy Sanè. Ma sei minuti più tardi, al 77', è proprio Bakayoko a segnare la rete decisiva, il gol-qualificazione dei monegaschi, contro la squadra degli sceicchi.

La strada che ha portato Bakayoko al Milan è molto simile a quella che vestì di rossonero Mario Pasalic nell'estate di 2 anni fa: mediazione italiana dell'agente Federico Pastorello e trattativa fra Chelsea e Milan. Diverse invece le due formule. Due anni fa il croato Pasalic, decisivo poi per la conquista della Supercoppa di Lega 2016 a favore del Milan sulla Juventus, aveva lasciato il Chelsea per Milanello con la formula del prestito con diritto di prelazione. Nel caso di Bakayoko siamo invece di fronte ad un prestito con diritto di riscatto ad una cifra già stabilita, attorno ai 35 milioni di euro. Anche per Bakayoko, nel gennaio 2019, ci sarà all'orizzonte la finale di Supercoppa di Lega, non più a Doha (Qatar) come era toccato a Pasalic, oggi in forza all'Atalanta, ma a Gedda (Arabia Saudita). Le caratteristiche del quasi 24enne francese (compleanno venerdì 17 agosto), due volte convocato nel 2017 in Nazionale francese, sono quelle dell'interditore che riparte. Un centrocampista box to box, con lunghe leve utili sui calci d'angolo. Il suo arrivo al Milan era stato auspicato in primis da Rino Gattuso, ma condiviso con gli attuali vertici tecnici e societari rossoneri.

Arrivato al Chelsea un anno fa per la cifra tutt'altro che modica di 45 milioni di euro, Bakayoko è entrato nel tritacarne della stagione negativa di Antonio Conte e dei Blues. Plausibile poi che un giocatore delle sue caratteristiche di base non rientrasse nello scacchiere studiato a tavolino da Maurizio Sarri, per il Chelsea 2018-2019. In ogni caso diversi giocatori negli ultimi anni non sono riusciti a far bene, ad integrarsi al meglio, nella loro stagione di passaggio dalle parti di Cobham e Stamford Bridge. L'egiziano Salah e il colombiano Cuadrado sono un paio di esempi di una lunga serie di giocatori che poi, via dal Chelsea, sono riusciti a riprendersi e rilanciarsi. In attesa di capire se questa potrà essere anche la traiettoria di Bakayoko, il Milan si concentra sugli ultimi giorni di mercato. Dopo aver fatto molto in uscita, da Andrè Silva ad Antonelli, da Locatelli ai giovani Forte e Llamas, restano ancora un paio di mosse da compiere da parte di Leonardo e Paolo Maldini. Una in uscita che conduce a Carlos Bacca e una in entrata per fornire una ulteriore soluzione a Rino Gattuso in attacco. Non una prima punta, ma un attaccante esterno di qualità.