Russia 2018, Uruguay-Portogallo sfida tra outsider: CR7 contro Suarez-Cavani

Il confronto di Sochi sarà un importante banco di prova per capire le ambizioni di entrambe

Cristiano Ronaldo da una parte, Luis Suarez e Edison Cavani dall'altra. Uruguay-Portogallo è sfida tra due 'outsider' e tra attaccanti-star. Un confronto che sulla carta si preannuncia equilibrato e senza una vera favorita. I lusitani si affidano alla fame e alle magie del Pallone d'Oro del Real Madrid, la Celeste confida nei colpi del Pistolero, suo rivale con il Barcellona e del Matador. E proprio CR7, già quattro reti all'attivo in Russia, è chiamato a fare breccia nel muro dei sudamericani, che nella fase a gironi ancora non hanno incassato gol. La nazionale di Fernando Santos è sbarcata agli ottavi non senza sofferenze: il pareggio con l'Iran, arrivato dopo il 3-3 show con i cugini spagnoli e la vittoria sul Marocco ha fatto sudare freddo ai campioni d'Europa. Regolare il cammino nella fase a gironi dell'Uruguay, che ha fatto bottino pieno con Egitto, Arabia Saudita e i padroni di casa della Russia. Il confronto di Sochi sarà un importante banco di prova per capire le ambizioni di entrambe.

"Ronaldo è un grande attaccante. Ma non lo marcherà un solo giocatore, vogliamo fare le cose collettivamente per limitare la  sua influenza", ha puntualizzato il 'Maestro' Tabarez. "Loro hanno un grande potenziale, con molti campioni d'Europa, ma, modestamente, penso che abbiamo abbastanza per competere e stiamo bene. Le prime tre partite hanno dimostrato che siamo  più vicini che mai a quello che stiamo cercando". Sulle condizioni di Gimenez il tecnico uruguaiano non ha voluto sbilanciarsi: "I 23 giocatori dell'Uruguay sono a disposizione per giocare. Sono in forma a tutti i livelli, non solo dal punto di vista medico e fisico ma anche mentale". Ma il giocatore dell'Atletico farà con tutta probabilità il suo rientro affiancando Godin nel 3-5-2 imbottito di 'italiani': Caceres, Laxalt, Vecino, Torreira, Bentancur, e gli ex Muslera e Cavani.

Ha ovviamante parlato di CR7 anche il suo tecnico, Santos. Lanciando un messaggio preciso: non può battere l'Uruguay da solo. "Dobbiamo giocare come una squadra, se Cristiano gioca da solo perderemo", ha spiegato l'allenatore nella sala stampa del Fisht Stadium, dove il capitano dei lusitani ha segnato una tripletta nello spettacolare pareggio contro la Spagna. "Dobbiamo essere forti come una squadra, forte quanto l'Uruguay. E' difficile giocare da soli. Anche se ha segnato tre gol, ha una squadra che lavora per lui", ha proseguito Santos elogiando la grande qualità della rosa della Celeste. "È vero, però – ha proseguito Santos – che quando entrambe le squadre si annullano a vicenda, è lì che i singoli vengono alla ribalta. Spero che la mia squadra possa essere forte come l'Uruguay, e che Cristiano possa fare la differenza". Confermato il 4-4-2, il milanista André Silva va verso l'esclusione: al fianco di CR7 dovrebbe giocare uno tra Guedes e Moutinho, con il primo in vantaggio. La vincente affronterà una tra Francia e Argentina.