Se l’esultanza è inappropriata: a Russia 2018 arrivano multe e squalifiche

Sotto accusa le condotte di due mebri dello staff tedesco e l'aquila mimata dai giocatori svizzeri

Sui campi da gioco dei mondiali di Russia 2018 non è solo il calcio a dare spettacolo. Esultanze quantomeno originali e reazioni poco controllate diventano dei veri e propri fenomeni mediatici. È il caso dei giocatori della Svizzera Granit Xhaka, Xherdan Shaqiri – entrambi di origini kosovare – e Stephan Lichtsteiner, che dopo il gol contro la Serbia hanno mimato con le mani l'aquila a due teste, simbolo della bandiera dell'Albania. Ma anche dei due membri dello staff della nazionale tedesca, che dopo la vittoria della Germania contro la Svezia hanno scatenato una rissa a bordocampo.

Davanti a questi comportamenti "provocatori" chi di competenza ha subito preso i provvedimenti del caso. La Fifa ha aperto un'inchiesta informale su quanto accaduto alla fine di Germania-Svezia dopo che il ct scandinavo Andersson si è lamentato della condotta dei due membri dello staff della Germania. Anche la Federcalcio tedesca (DFB) ha deciso di condannare i loro gesti e li ha sospesi entrambi. Il coordinatore dei media, Uli Voigt, e Georg Behlau, a capo del personale di supporto, non seguiranno la squadra nella decisiva partita del Gruppo F a Kazan contro la Corea del Sud. Secondo i media tedeschi, i due membri del team in seguito si sono scusati con le loro controparti svedesi. "È stata una partita emozionante e alla fine una o due reazioni o gesti da parte del nostro staff verso la panchina svedese sono stati troppo emotivi, il che non è nel nostro stile", scrive ancora la DFB sul proprio account Twitter.

Sempre la Fifa ha inflitto un'ammenda ai tre giocatori svizzeri dopo la provocazione rivolta ai tifosi della Serbia: 8.500 euro per Xhaka, Shaqiri e 4.000 euro per Lichtsteiner. Questo perchè agli occhi dei serbi la loro esultanza può apparire come un vero e proprio affronto. Belgrado, infatti, non ha mai riconosciuto l'indipendenza del Kosovo. Al provvedimento, però, proprio il Kosovo ha reagito proponendosi di pagare le multe al posto dei calciatori. Ma non è finita qui.

Una petizione online sul sito www.gofundme.com/xhaka-shaqiri-and-lichststeiner, ha già raccolto quasi 12.000 euro in meno di 24 ore. Inoltre il ministro del Commercio e dell'Industria del Kosovo Bajram Hasani ha annunciato una donazione di 1.500 euro, il suo intero stipendio mensile. "Sono stati puniti solo perché non hanno dimenticato le loro radici, non hanno dimenticato da dove vengono", ha osservato, citato dalla stampa locale. "Il denaro non può pagare per la gioia che Granit Xhaka e Xherdan Shaqiri ci ha dato festeggiando con il simbolo dell' aquila nella partita tra la Svizzera e la Serbia", ha aggiunto il ministro.