Dopo il pareggio con l'Islanda, per Messi e compagni è vietato sbagliare. Deschamps vuole ritoccare al minimo la formazione scesa in campo contro la Danimarca
Per l'Argentina è già sfida da dentro e fuori. Dopo il mezzo passo falso a sorpresa contro l'Islanda, per Messi e compagni è vietato sbagliare. Giovedì sera a Nizhny Novgorod serve assolutamente una vittoria contro la Croazia, non certo il più morbido degli avversari. Una nuova battuta d'arreso sancirebbe il clamoroso fallimento della spedizione albiceleste, a quattro anni dal secondo posto in Brasile. La pressione, ovviamente, sarà tutta sulle spalle dei sudamericani: la nazionale di Dalic si presenta all'appuntamento con i tre punti conquistati contro la Nigeria all'esordio e un ko non complicherebbe i piani qualificazione.
Una vittoria, però, garantirebbe l'accesso agli ottavi con una gara di anticipo. Sampaoli è consapevole che una prestazione opaca come quella offerta contro una comunque coriacea Islanda non è permessa: per questo, è possibile che il ct opti per dei cambi. Una delle ipotesi potrebbe essere la difesa a tre, a centrocampo probabile l'esclusione di Biglia. Maradona ha consigliato di gettare nella mischia Pavon e Higuain: per il 'Pipita', così come per Dybala, sarà probabilmente ancora panchina, mentre il giocatore del Boca dovrebbe affiancare nel tridente offensivo gli intoccabili Aguero e Messi.
RISCATTO MESSI – E proprio la 'Pulce' è chiamata a rialzare la testa dopo il pesantissimo errore dal dischetto costata al vittoria contro i 'vichinghi'. Sampaoli, già sulla graticola, ha difeso la sua stella: "Penso che Leo non debba assumersi tutte le responsabilità. Quando vinciamo, tutti se ne prendono il merito, ma quando perdiamo è sempre colpa di Leo. È abbastanza ingiusto". Il ct croato Dalic si presenta alla vigilia consapevole che la sua nazionale "non ha nulla da perdere. Sarà la nostra partita più facile perché non abbiamo nulla da perdere. Sarà una partita importante, la pressione è meno su di noi perché abbiamo già tre punti. Messi? E' il migliore del mondo, non possiamo fermarlo con un solo giocatore. L'unico modo è farlo con tutta la squadra", ha proseguito Dalic.
"Ma l'Argentina non è solo Messi, ci sono molti bravi giocatori", ha aggiunto. "Non dobbiamo concentrarci solo su di lui, dovremo formare un blocco compatto, come abbiamo fatto contro la Nigeria". A guidare il 4-2-3-1 croato il tridente Rebic-Kramaric-Perisic dietro l'unica punta Mandzukic. Il milanista Kalinic è stato spedito a casa per motivi disciplinari.
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