Torino si tinge d'azzurro per ospitare la Nazionale nella terza e ultima amichevole del nuovo corso Roberto Mancini. Dopo il successo di misura sull'Arabia Saudita e la sconfitta incassata contro la Francia, all'Allianz Stadium l'Italia riceve l'Olanda, fuori dal Mondiale e in fase di ricostruzione proprio come Bonucci e compagni. Contro gli orange il neo ct ripartirà da una formazione stravolta rispetto a quella schierata a Nizza. A cominciare dai pali, dove ci sarà Perin, nello stadio che potrebbe diventare la sua nuova 'casa'. In difesa Rugani farà coppia in mezzo con Romagnoli, sugli esterni ci saranno Criscito e Zappacosta. Non cambierà il modulo (confermato il 4-3-3) così come il suo perno in cabina di regia, Jorginho, affiancato da Bonaventura e Cristante.
"E' abituato a giocare a tre – ha spiegato Mancini – Fra l'altro per lui sarebbe la terza partita, è molto stanco, e sarebbe ancora più complicato". Tra le novità più attese nella formazione anti-Olanda c'è invece Simone Verdi, destinato al Napoli. "Credo che di base possa giocare dietro alle due punte, penso che quello sia il suo ruolo più naturale", ha sottolineato l'ex allenatore dello Zenit San Pietroburgo, che tuttavia in un futuro vede l'attuale giocatore del Bologna come "interno di centrocampo, perché ha qualità, classe e tecnica". Belotti e Insigne, che indosserà la fascia di capitano, completano il tridente offensivo, che non vedrà quindi la presenza di Balotelli. Questione di rotazioni, per un calciatore che ha giocato dal 1' in entrambe le amichevoli precedenti. "Quanti ne vorrei in Nazionale? Ne basta uno", ha scherzato Mancini prima di tendere la mano a 'Supermario', presente accanto a lui nella consueta conferenza della vigilia. "Ha qualità – ha sottolineato – in questi anni le ha un po' buttate però per sua fortuna è ancora giovane e ha ancora molti anni davanti per potersi rifare".
Le gare contro Arabia Saudita e Francia hanno fotografato una Nazionale distratta in difesa (4 gol incassati in due partite) e non ancora così fluida negli ultimi metri, dato che due delle tre reti segnate sono arrivate su palla inattiva. Mancini però non è affatto preoccupato. "Stiamo costruendo qualcosa di nuovo, di diverso, con giocatori nuovi e giovani – ha ricordato il selezionatore azzurro – Non credo che avremo problemi a fare gol perché abbiamo attaccanti forti, tecnici e, quando acquisteremo più sicurezza, anche la difesa migliorerà". Già, ma i gol presi? "Sono quattro errori che credo si possano tranquillamente evitare, non sono reti che normalmente si prendono. In queste gare la squadra ha sempre attaccato molto e questo è un dato positivo per noi". E a proposito del prossimo avversario, Mancini evidenzia che "troviamo una squadra forse con un po' più esperienza ma che sta ricostruendo come noi. Può essere un buon test per il futuro, ma anche la partita con la Francia è stata molto indicativa. La strada è ancora lunga e abbiamo bisogno di tempo, ma sono fiducioso".