La notizia dell'addio di Zinedine Zidane alla panchina del Real Madrid non è proprio un fulmine al ciel sereno, anche se dopo la vittoria della terza Champions League consecutiva in pochi se lo aspettavano. In realtà nel corso della stagione erano stati molte le voci su un possibile divorzio a fine stagione, con il presidente Florentino Perez poco soddisfatto del rendimento in campionato della squadra.
La notte di Kiev sembrava aver cancellato dubbi e frizioni, invece così non è stato. Dopo un breve incontro nella mattina a Madrid, Zidane nel corso di una conferenza stampa con al fianco proprio il presidente Perez ha annunciato la sua decisione. "Ho deciso di non continuare ad allenare il Real Madrid il prossimo anno", ha esordito Zizou abbastanza rilassato. "Questa squadra deve continuare a vincere e serve un cambio", ha aggiunto. "Questo club sarà sempre la mia vita", ha aggiunto il tecnico francese il cui contratto scadeva nel 2020. "Amo molto il Real Madrid e il presidente. Certo che può essere un arrivederci. Il Madrid mi ha dato tutto e io sarò sempre vicino a questo club per tutta la mia vita. È una decisione che per molti non ha senso, ma per me lo ha", ha dichiarato ancora Zidane. "I giocatori voglio ringraziarli perché sono quelli che combattono in campo. Per questo dopo tre anni bisogna cambiare. Non ho parlato con lo staff, parlerò poi con i giocatori e ne ho già parlato con il capitano Sergio Ramos", ha spiegato.
Terreo in volto, Perez non ha potuto fare altro che prendere atto della volontà del suo ormai ex allenatore. "Dopo aver vinto una Champions League è una decisione inaspettata, ma possiamo solo rispettarla. Ha avuto un grande impatto su di me quando me lo ha comunicato. Mi sarebbe piaciuto convincerlo, ma so come sta", ha dichiarato Perez. "Voglio ringraziarlo per la sua dedizione, il suo amore e tutto ciò che ha fatto per il Real Madrid in questi anni. Non è un addio, questo è un arrivederci a presto, ma se ha bisogno di una pausa se la merita anche lui", ha aggiunto.