Azzurri in Svizzera per l'amichevole contro l'Arabia Saudita. Il neo ct: "Sono onorato di succedere a grandi"

Il giorno è arrivato: Roberto Mancini fa il suo esordio come allenatore sulla panchina della Nazionale. Appuntamento al Kybunpark di San Gallo, in Svizzera, per una partita doppiamente storica perchè di fronte c'è l'Arabia Saudita mai affrontata prima. Nella tradizionale conferenza stampa della vigilia, il neo ct azzurro non ha nascosto la sua emozione e ha detto: "Per me sarà molto emozionate e un esordio diverso da tutte le altre volte. Allenare la Nazionale è la massima aspirazione per un allenatore. Gli italiani spero la seguano con entusiasmo, ma questo deve venire anche da noi. Starà a noi far si che la gente possa seguirci". Mancini si siederà sulla panchina di tecnici che hanno scritto la storia del nostro calcio come Vittorio Pozzo, Enzo Bearzot e Marcello Lippi. "Sono onorato di succedere a grandi ct, spero di assomigliare a uno di quelli che hanno portato in Italia la Coppa del Mondo. Ma oggi è difficile dire a chi", ha ammesso.

L'Italia riparte dal disastro della mancata qualificazione ai Mondiali, la prima dal 1958, e non sarà facile per Mancini ricostruire un gruppo che dopo anni sarà privo di punti fermi come Buffon, Chiellini, Barzagli e De Rossi. "Quando le cose non vanno bene non è colpa di una sola persona, ora i ragazzi devono solo pensare a giocare a calcio, divertirsi e senza pensare agli errori", ha detto Mancini. Un ct che vuole vedere un calcio propositivo e vincente. "Preferirei vincere e giocare bene", ha dichiarato. "Le amichevoli sono sempre state particolari, qui è un nuovo inizio e questo può essere molto importante per me e per loro. Le motivazioni ci sono", ha aggiunto il ct.

Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo, si dovrebbe partire da un 4-3-3 con la possibilità di cambiare in corsa con la presenza di un trequartista. Sull'undici titolare contro l'Arabia, Mancini ha dato una sola certezza: "In porta giocherà Donnarumma". In difesa Zappacosta e Criscito dovrebbero essere i terzini, con la coppia milanista Bonucci-Romagnoli in mezzo. A metà campo Jorginho sarà il regista, ai suoi lati in corsa per due maglie Pellegrini e Cristante e Florenzi. In avanti Balotelli favorito al centro dell'attacco, con Insigne e Politano che dovrebbero agire sugli esterni. In alternativa a SuperMario pronto Zaza, anche se non al meglio.

E a proposito di Balotelli, è sicuramente il ritorno più atteso nella nuova Nazionale di Mancini. "Mario è un giocatore italiano, l'ho richiamato perchè è uno dei tanti attaccanti che speriamo possano darci qualcosa di buono anche per il futuro visto che è giovane. Ma tutto dipenderà da lui, come dagli altri giocatori. Se sarà in forma e giocherà bene, come ha fatto in passato, non ci saranno problemi", ha detto il ct che ha poi speso parole importanti per due emergenti: "Infine su due fra i più attesi. "Politano e Cristante sono molto bravi, possono avere un grande futuro in Nazionale".

Se per Mancini sarà l'esordio in panchina, per Bonucci sarà il primo esame da nuovo capitano indiscusso della Nazionale. "La fascia è una responsabilità ancora più pesante, però è un peso che porto con gioia e con onore perchè credo sia il sogno di tanti bambini. Voglio dimostrare di essere all'altezza della situazione", ha detto il difensore del Milan in conferenza stampa. Bonutti ha trovato un Balotelli "più maturo", mentre non ha trovato alcuni dei compagni della vecchia guardia come Buffon, Chiellini e De Rossi. "E' strano non vederli più, ma bisogna guardare avanti. Da loro ho imparato tanto e spero di dare gli stessi insegnamenti ai giovani di oggi", ha concluso Bonucci.
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata