Primo ritiro da ct azzurro per Roberto Mancini, ora che la Nazionale si sta preparando in vista delle amichevoli contro Arabia Saudita, Francia e Olanda. "Penso che questi giocatori potranno dare molto alla Nazionale. Sono giovani e il lavoro sarà più faticoso che in passato", ha esordito il neo allenatore in conferenza stampa.
Su Balotelli, Mancini è fiducioso: "È particolare perché da giovane era già un grande giocatore. Negli ultimi due anni ha fatto bene e ora molto dipenderà da lui, dovrà dare il massimo". E sullo scontro con Buffon: "Ci ho parlato e mi ha detto che intende continuare a giocare e tutti quelli che giocano possono essere utili alla Nazionale. Lo stesso discorso vale per De Rossi, sono tutti convocabili e la porta non è chiusa per nessuno. Noi dobbiamo lavorare anche per il futuro".
"L'Italia deve cercare di vincere sempre, anche quando non è favorita, e lo deve fare per tutto quello che rappresenta da sempre l'Italia, anche se le partite sono amichevoli". "Nelle tre gare che affronteremo – ha spiegato Mancini – la rotazione sarà totale, Qualcuno sarà costretto a giocarne tre perché abbiamo già perso alcuni elementi. Anche i più giovani devono abituarsi a giocare partite di livello, come quelle contro Francia e Olanda".
Il ct ha sottolineato come sia "difficile preparare partite a fine campionato. e cercheremo di mantenere un po' di condizione", ma "anche se "abbiamo sempre avuto il limite delle amichevoli. cercheremo di risalire il ranking". I
Infine, Mancini, a chi gli chiedeva se fosse difficile lavorare con la Federazione commissariata, ha risposto: "L'ultimo Mondiale è stato vinto con il commissariamento, e questo potrebbe essere di buon auspicio. Le vittorie sono arrivate quando nessuno se lo aspettava. Alcune squadre nazionali avevano problemi nel recente passato e in due o tre anni sono arrivate a grandi livelli".
E il paragone: "La Nazionale a cui sono legato è quella del 1982 che unì il paese in modo straordinario", anche se "era partita con problemi e polemiche".