Diritti tv, Sky ottiene la sospensione del bando di MediaPro

Bloccato fino al prossimo 4 maggio per "verificarne l'aderenza alle leggi italiane"

Nuovo colpo di scena nella vicenda dei diritti tv del prossimo campionato di Serie A per il triennio 2018/2021: il Tribunale di Milano ha sospeso d'urgenza fino al prossimo 4 maggi il bando di MediaPro, l'intermediario spagnolo incaricato dalla Lega di rivendere i diritti ai vari operatori italiani. Le offerte avrebbero dovuto essere presentate entro il 21 aprile. Lo ha annunciato in una nota Sky Italia, che "prima di lanciare la propria offerta sui diritti televisivi del campionato di calcio di Serie A, ha deciso di chiedere per vie legali al Tribunale di Milano una verifica dell'aderenza del bando di MediaPro alle leggi italiane, alla Legge Melandri e alle recenti indicazioni dell'Autorita' della concorrenza" ottenendone appunto la sospensione. Uno stop che rischia di fare allungare ulteriormente i tempi per un possibile accordo fra le parti, tanto che c'è seriamente il rischio che il prossimo 19 agosto la Seria A parta senza copertura tv. Bocche cucite, per il momento, da parte di Infront mentre la Lega A osserva in una nota "che è interesse generale del calcio e dei suoi appassionati, in considerazione dei valori economici e anche sociali in gioco, una definizione rapida di qualsivoglia controversia fra le parti Nessun ulteriore giudizio può essere espresso dalla Lega Serie A non conoscendo allo stato i contenuti degli atti di cui si legge nelle agenzie".

Il bando di MediaPro per l'assegnazione dei diritti televisivi del campionato di calcio della Serie A, secondo l'emittente satellitare "solleva così tante perplessità da rendere necessario verificarne la legalità prima di presentare importanti offerte". Sky ribadisce che "intende continuare a garantire agli abbonati un prodotto di qualità, nella piena libertà e autonomia giornalistica e editoriale in un sistema non discriminatorio e di libera concorrenza fra gli operatori". Sempre nella nota, l'emittente di proprietà del magnate australiano Rupert Murdoch ricorda che "investe da molti anni in Italia nel calcio e nella Serie A, raggiungendo milioni di case, di famiglie, di appassionati, con la grande soddisfazione di tutti gli abbonati, delle squadre di calcio, in un sistema competitivo e osservando sempre le regole e le leggi italiane".

Sky Italia "in questi anni ha creato migliaia di posti di lavoro, ha prodotto sistemi editoriali innovativi, emozioni giornalistiche e sportive uniche, migliorando e ampliando continuamente la sua offerta, nella convenienza di tutti e generando un impatto gigantesco nell'intero Paese sia dal punto di vista produttivo, fiscale e lavorativo che del divertimento degli sportivi italiani e delle loro famiglie". Per tutto questo, per la volontà dell'emittente satellitare "di continuare a contribuire alla crescita del calcio italiano, per lanciare nei prossimi giorni una grande offerta economica che possa garantire il futuro dei club sportivi, oltreché la qualità, la creatività e l'autonomia editoriale e giornalistica, la competizione industriale, agendo, senza scorciatoie, sempre nel rispetto dei valori della libertà di mercato e di tutte le leggi", Sky si è rivolta al Tribunale che, "dopo avere sospeso immediatamente il bando di Mediapro, fornirà il suo responso il 4 Maggio prossimo".

A questo punto ogni scenario diventa possibile e già giovedì 19 nel corso dell'assemblea della Lega Serie A, convocata con all'ordine del giorno il bando per i diritti tv di Coppa Italia e Supercoppa, inevitabilmente la 'parziale vittoria' ottenuta da Sky su MediaPro diventerà oggetto di discussione. E' immaginabile che i presidenti non avranno preso bene la decisione del Tribunale, anche perchè soprattutto le società medio piccole dipendono dagli introiti dei diritti per iniziare a programmare la prossima stagione. Per altro MediaPro entro il 26 aprile deve versare la fidejussione da un miliardo e duecento milioni, a copertura dell'investimento fatto e sul quale intende guadagnare. Non è da escludere, anche se il bando non lo permette, che MediaPro torni a parlare con i club per convincerli di puntare sul canale della Lega. Insomma, se la situazione non si sblocca al più presto c'è davvero il rischio che le partite delle prime giornate del prossimo campionato i tifosi le potranno vedere solo allo stadio…