Al minuto 19' della ripresa, di fronte alla spettacolare, incredibile, pazzesca rovesciata di Cristiano Ronaldo che ha messo in ginocchio la Juventus, l'Allianz Stadium si è alzato in piedi e ha cominciato a battere le mani, incurante del fatto che quella prodezza probabilmente significava l'eliminazione dalla Champions League. Ma è stato troppo bello il gesto, troppo imperiosa l'esecuzione per non celebrarla in maniera storica: chapeau. Così si gioca in paradiso. Non si ha memoria, da queste parti, di una standing ovation dedicata a un avversario che poi, con la mano sul cuore e con un mezzo inchino, ha ringraziato per il gesto.
Ecco: Juventus-Real Madrid è finita qui, di fronte all'enormità di Ronaldo e alla piccolezza di tutti gli altri. Nulla nello sport è impossibile ma crediamo che per la squadra di Massimiliano Allegri sia praticamente impossibile rimontare tre gol a Santiago Bernabeu. Perché alla doppietta del portoghese va aggiunta la rete di Marcelo, il suggello di una bocciatura europea che addolora ma non sorprende.