Nonostante i dubbi e le polemiche durante i vari test effettuati in Europa, la video assistenza arbitrale (VAR) domani dovrebbe ottenere il via libera dell'International Board per essere utilizzato in occasione della Coppa del Mondo in programma in Russia dal 14 giugno al 15 luglio). Il Consiglio dell'IFAB, unico garante delle regole del calcio, si riunirà sabato a Zurigo e tutto lascia credere che arriverà il tanto agognato sì alla tecnologia in campo.
Solo qualche giorno fa, il presidente dell'UEFA Aleksander Ceferin ha ribadito i suoi dubbi e confermando che il VAR non sarà utilizzata nella prossima Champions League. "Nessuno sa esattamente come funziona, c'è ancora molta confusione", ha detto dopo il congresso di Bratislava. "Non sono affatto contrario, ma dobbiamo spiegarlo meglio quando va usata, vedremo alla Coppa del Mondo", ha concluso il boss del calcio europeo. Ci sono pochi dubbi, invece, sulla decisione del Consiglio dell'IFAV. "Non posso immaginare che le persone che hanno dato vita a questo progetto improvvisamente dicano 'no'", ha recentemente dichiarato il tedesco Markus Merk, arbitro delle finale di Champions League 2003 e di Euro 2004.
Gli errori, la confusione, le decisioni fraintese dal pubblico, senza dimenticare a volte le lunghe interruzioni del gioco relativo alla inesperienza degli arbitri: questo è quanto emerso dai primi passi di VAR nei due principali tornei in cui è utilizzato: la Serie A e la Bundesliga. Ma il Consiglio dell'IFAB ha già preparato l'opinione pubblica al suo verdetto. All'inizio di gennaio, è stata valutata in modo "molto positivo e incoraggiante" la sperimentazione dal marzo 2016 in Germania, Italia, quindi e in diversi tornei internazionali, come la FIFA Confederations Cup, o nelle coppe nazionali in Francia e Inghilterra.
Lo stesso Gianni Infantino, presidente della Fifa, all'inizio del mese si è detto "fiducioso e ottimista" per l'autorizzazione del VAR alla Coppa del Mondo. "Nel 2018, non possiamo più permetterci che tutte le persone allo stadio e di fronte alle tv possano vedere in pochi minuti se l'arbitro ha commesso un grosso errore o no, e l'unico che non può non vederlo è l'arbitro. Quindi se possiamo aiutare l'arbitro dovremmo farlo", ha insistito Infantino. "I risultati dei test che abbiamo fatto sono molto positivi, ci sono fatti concreti e molto chiari – ha spiegato il presidente della FIFA – ad esempio, con il VAR il livello di precisione degli arbitri è arrivato al 99%. Non è il 100%, ma si deve lasciare l'1% per i giornalisti. Infantino, inoltre, ha negato che si perda troppo tempo nel prendere le decisioni: "Il VAR aiuta. Una delle critiche è stata la perdita di tempo. Molte volte si è parlato senza sapere le cose. Parlando di fatti, su quasi mille partite, in realtà si è perso in media un minuto".
Non a caso dal prossimo anno anche la Liga spagnola adotterà ufficialmente il VAR. Le voci, a favore e contro, non hanno però finito di risuonare. Se l'allenatore dell'Inter Luciano Spalletti si è sempre detto favorevole ("sarebbe devastante tornare indietro"), gli allenatori di Juventus e Napoli, Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri, hanno sottolineato le tempistiche da migliorare nel prendere le decisioni, pur restando favorevoli al VAR. Chi ha più volte detto di non essere convinti dalla tecnologia, invece, sono i tecnici di Roma e Lazio, Eusebio Di Francesco e Simone Inzaghi. "Toglie emozioni al calcio", ha detto il tecnico laziale. Favorevole anche Rino Gattuso, alla guida del Milan, secondo cui "il VAR leva i cattivi pensieri". Anche in Inghilterra c'è un partito a favore e uno più scettico sul VAR. "Può cambiare il risultato finale, ed è per questo che trovo molto positivo introdurre il VAR, dobbiamo avere questo sistema per aiutare gli arbitri a evitare gli errori", ha dichiarato l'allenatore del Chelsea Antonio Conte. "È normale che le cose cambino, è bello vedere il West Brom festeggiare un gol prima che qualcuno gli dica che non è valido? No, ma la cosa importante è che un gol che dovrebbe essere annullato lo sia effettivamente", ha commentato il manager del Liverpool Jürgen Klopp. Decisamente contrario è il manager del Tottenham Mauricio Pochettino: "Se l'emozione viene uccisa, le persone che amano il calcio non saranno felici". "Penso che il nostro sport sia così bello che per cambiarlo, dobbiamo cambiarlo in meglio", ha detto invece un insolitamente diplomatico José Mourinho, allenatore del Manchester United.