Diritti serie A, De Siervo (Infront): “Mediapro può produrre partite”

L'amministratore delegato di Infront ha mostrato tranquillità per il via libera definitivo dell'Antitrust sui diritti della serie A acquisiti da Mediapro

In attesa di conoscere quale sarà la decisione dell'Antitrust sui diritti della serie A acquisiti da Mediapro, l'amministratore delegato di Infront, Luigi de Siervo, ha mostrato tranquillità per il via libera definitivo: "Il bando è a posto, nel senso che Mediapro ha vinto la gara rispettando tutti i punti richiesti". "Esiste la chiara possibilità per l'intermediario indipendente Mediapro – spiega – di riuscire a superare i 1.050 milioni offerti" per i diritti domestici della serie A per il triennio 2018-2021.

Ma il gruppo calatano potrà solo distribuire o anche produrre le immagini del campionato? È la domanda chiave alla quale De Siervo risponde senza esitazione: "Il bando è per distribuire e confezionare prodotti, in questo caso non c'è bisogno dell'approvazione dell'Antitrust". Quanto alle tempistiche, l'ad di Infront è sereno: "A Mediapro basteranno due mesi per mettere in piedi l'intera struttura".

Soprattutto, l'amministratore delegato di Infront sottolinea che non è sua intenzione "esprimere nessun giudizio sulle modalità di gestione delle piattaforme" ma ricorda che "il valore della Serie A oggi è ben più alto di quanto venga percepito", perché "il pacchetto con le partite del campionato è venduto sempre aggregato ad altri contenuti". 

Le perplessità di De Siervo, casomai, sono altre e riguardano Sky, che dovrà aprire un fronte di dialogo con il gruppo catalano per non perdere le partite della serie A: "La struttura è diventata elefantiaca. Sky ha spostato il fatturato del calcio ad altri pacchetti gonfiando la sovrastruttura della piattaforma. In fase di trattativa privata, Sky si è detta disposta a pagare il calcio esattamente quanto le costa". Resta il fatto, comunque, che Mediapro intende allargare i confini del mercato: "Sì, hanno in testa di vendere il nostro calcio anche agli Ott, oltre a piattaforme come Amazon", la conferma di De Siervo.