Bianconeri subito in vantaggio con doppietta di Higuain. Kane accorcia e il Pipita spreca un secondo rigore. Di Eriksen il pareggio su punizione
Viene da chiedersi come possa una squadra con una difesa assolutamente impresentabile (provare ad) andare avanti in Champions League oltre le colonne d'Ercole dei gironi: la risposta l'ha avuta la Juventus, capace di rovinarsi l'esistenza dopo aver goduto del bonus di un doppio vantaggio quando non era ancora scoccato il decimo minuto di gioco. Perché gli Spurs corrono il doppio degli altri, sono in possesso di un buon giropalla, hanno un centravanti vero in attacco. Insomma, compensano. Lo hanno fatto anche allo Stadium, azione dopo azione, metro dopo metro, pallone dopo pallone, fino a raggiungere il meritato pareggio.
Ora: il 2-2 mette la Juventus in una condizione pericolosissima per la gara di ritorno a Londra, perché di solito le formazioni inglesi in casa si trasformano e centuplicano gli sforzi. Nulla è perduto, certo, ma qualche riflessione critica Allegri dovrà pur svilupparla nell'avvicinarsi al derby. Paradossalmente, la Juventus è andata in vantaggio troppo in fretta, dopo un minuto e qualche spicciolo con Higuain, e ancora più paradossalmente ha raddoppiato troppo in fretta, dopo altri sei minuti, sempre con il Pipita ma stavolta di rigore, Così, ben presto ha finito per non giocare la sua partita, consegnando l'iniziativa al Tottenham che ha avuto modo di riprendersi, di assumere il comando delle operazioni, di rovesciarsi nella metà campo bianconera e di provare a fare gol.
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