Sorteggiati i gruppi della nuova (e complicata) competizione. Per ora sulla panchina azzurra, Gigi Di Biagio. In attesa di novità
In attesa di conoscere il nome del suo commissario tecnico, la Nazionale sa già quali saranno le avversarie nella prima edizione della Nations League, la nuova competizione organizzata dalla Uefa con la fase finale in programma nel 2019. Gli Azzurri, inseriti nel Gruppo 3 della Lega A, affronteranno a partire dal settembre 2018 il Portogallo di Cristiano Ronaldo campione d'Europa e la Polonia di Robert Lewandowski e Wojciech Szczesny. E' questo l'esito del sorteggio effettuato oggi a Losanna, con l'Italia inserita in seconda fascia. "Non ci possiamo lamentare, avere evitato nazionali come Spagna e Germania, che in questo momento sono più forti, è già importante. Ce la possiamo giocare". Queste le prime parole del team manager della Nazionale Gabriele Oriali che, insieme al direttore generale della FIGC e vice presidente UEFA Michele Uva, ha partecipato oggi a Losanna al sorteggio.
L'Italia è attesa quindi da quattro sfide avvincenti contro due delle miglior nazionali d'Europa. Sono 25 i precedenti con il Portogallo, con un bilancio di 18 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte, compresa quella nell'ultima amichevole disputata il 16 giugno 2015 a Ginevra. Gli Azzurri sono in vantaggio anche negli scontri diretti con la Polonia (5 successi, 6 pareggi e 3 sconfitte), con l'ultimo confronto che risale all'11 novembre 2011 (vittoria per 2-0 nell'amichevole disputata a Wroclaw).
55 SQUADRE E IN PALIO 4 POSTI PER EURO 2020. Ma che cosa è la Nations League? Si tratta di una sorta di Champions League per Nazionali, con 55 squadre divise in quattro serie da 4 gruppi. Le vincitrici dei quattro gironi della Lega A si sfideranno nella Final Four che assegnerà il trofeo la prossima estate. La competizione, che prevede un sistema di promozioni e retrocessioni per le quattro leghe (le squadre ultime nei gironi della Lega A retrocederanno nella Lega B per l'edizione del 2020), metterà in palio anche quattro posti per EURO 2020: le qualificazioni per il primo Europeo itinerante della storia resteranno pressoché invariate, iniziando però nel mese di marzo anziché a settembre. Nelle 'European Qualifiers', le squadre verranno suddivise in dieci gironi da cinque o da sei e le prime due classificate di ciascun gruppo si qualificheranno alla fase finale. I restanti quattro posti verranno decisi dagli spareggi delle 'European Qualifiers', ai quali accederanno le 16 vincitrici dei gironi della UEFA Nations League, che verranno suddivise in quattro gruppi da quattro.
QUALE ITALIA AL VIA DELLA NATIONS CUP. "Ripartiremo con la stessa voglia e determinazione: bisogna imparare dagli errori commessi se si vuole costruire qualcosa di importante", ha dichiarato ancora Oriali con chiaro riferimento alla cocente eliminazione dai Mondiali 2018 in Russia. Ma che Italia vedremo al via a settembre e chi siederà sulla panchina azzurra? "Il primo passaggio è l'assemblea di lunedì prossimo che eleggerà il nuovo presidente (della FIGC), poi spetterà a lui prendere una decisione", ha tagliato corto ancora Oriali. Tanti i nomi che sono circolati in questi mesi, da Antonio Conte a Carlo Ancelotti, da Claudio Ranieri a Roberto Mancini fino a quella più fantasiosa di Jose Mourinho. Al momento la quasi unica certezza è che sulla panchina della Nazionale per le due amichevoli di marzo contro Inghilterra e Argentina, ci sarà Gigi Di Biagio. "Può essere una buona soluzione: conosce i giocatori, è da tanti anni in Federazione e credo che non avrebbe alcuna difficoltà", ha sottolineato Oriali. Al ct dell'U21 prima e a chi lo seguirà spetterà poi il compito di creare un gruppo nuovo, giovane, del quale non faranno più parte senatori come Buffon, De Rossi, Barzagli e quasi certamente Chiellini. Individuare i loro eredi non sarà facile, ma ancora Oriali ha garantito che "negli stage che abbiamo fatto in questi ultimi due anni abbiamo visto tanti giovani di prospettiva".
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata