Figc, un ticket con Gravina? Tommasi non lo esclude

Grandi manovre verso il voto del 29. Tutti cercano di evitare elezioni con tre candidati. Nicchi (arbitri): "In quel caso, non voteremmo"

"Un ticket Tommasi-Gravina per la presidenza della Figc? Sicuramente con tre candidati ci dovrà essere una convergenza. Se non prima delle elezioni, sicuramente in quarta votazione. La mia vuole essere una candidatura di proposta. Se si polarizza il consenso per essere contro qualcuno è un passaggio successivo". Lo dice il presidente Aic, Damiano Tommasi, in merito  alla corsa alla presidenza della Figc parlando a margine della presentazione del quarto report 'calciatori sotto tiro'. "Una candidatura unica scenario possibile? Non è impossibile ma sicuramente è molto complicato – aggiunge – oggi noi  tre candidati abbiamo le idee chiare su quella che dovrà essere la prossima federazione non mi sembra che ci siano i presupposti ma come abbiamo visto nel calcio le cose possono cambiare in poche ore". Allo stato, oltre a Tommasi, sono candidati il presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina e quello della Lega Dilettanti, Cosimo Sibilia.

L'ultima battuta è sul tema  commissariamento della Figc. "Ci devono essere dei presupposti giuridici che al momento non ci sono. Se ci saranno in futuro  non solo sarà giusto ma anche un diritto e un dovere da parte del Coni".

Nicchi (arbitri) – "Spero che entro il 29 i tre candidati usino la loro intelligenza per arrivare ad una soluzione condivisa. Andare con tre candidati è devastante. Se sarà così noi al primo turno non votiamo". Questa l'opinione di Marcello Nicchi, presidente dell'Associazione Italiana Arbitri, ospite ai microfoni di Radio Sportiva. Il numero uno dell'Aia si è detto convinto della necessità di arrivare a un candidato unico per la presidenza della Figc: "Nel primo caso eleggeremmo un presidente che in Consiglio non ha i numeri per fare le riforme. Non si può cambiare il calcio a colpi di maggioranza. Il commissariamento? Spero che non ci sia, ma non lo posso escludere", ha concluso Nicchi.