In caso di nomina a tecnico azzurro, nessuna nostalgia del lavoro quotidiano, ha assicurato lo jesino
"Ho un sogno: vincere da ct ciò che non ho vinto da calciatore. Un Mondiale". Parole di Roberto Mancini, che ha confessato i suoi progetti futuri in un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport'. "I russi sono rimasti male per l'eliminazione dell'Italia, ma soprattutto ci prendono molto in giro", ha raccontato l'attuale allenatore dello Zenit San Pietroburgo.
In caso di nomina a tecnico azzurro, nessuna nostalgia del lavoro quotidiano, ha assicurato lo jesino. "E' da 40 anni che lavoro in campo tutti i giorni, da calciatore e da allenatore. E poi sono giovane, posso ritornare in un club dopo la Nazionale… Se arrivasse l'offerta di un grande club? In grandi club ho lavorato e vinto. Allenare la Nazionale è bello. Sarebbe un onore, un orgoglio. E vincere un Europeo o un Mondiale ancora di più".
Per Mancini l'Italia dispone dei giocatori per vincere. "I giovani bravi ci sono. Mi piacciono Belotti, Pellegrini, Romagnoli che puo' crescere ancora tanto. E ogni stagione ne vengono fuori altri. Gli italiani hanno qualcosa in più".
Riguardo la figura giusta per la presidenza federale, a Mancini "piacerebbe vedere al lavoro ex giocatori, ma non solo per il fatto che lo siano stati. Solo quelli che hanno qualcosa da dare con passione e carisma". In caso di un'eventuale chiamata, assicura il tecnico, "i soldi non sarebbero un problema. Ma precisiamo: stiamo parlando in libertà… Io ho un contratto con lo Zenit, che sta facendo bene".
Uno sguardo poi al campionato: "L'Inter di Spalletti 'crollata' come successe con la mia? E' diverso. Noi avevamo rifondato la squadra, ora la squadra ha due anni di esperienza in piu' e tanti di milioni investiti. Noi chiudemmo l'andata in testa pur avendo lacune evidenti. A quel punto servivano acquisti a gennaio per reggere il passo, invece si parlava solo di vendere". "Se riuscirà ad andare in Champions? Io la vedo terza. Per me, anche così, è più forte di Roma e Lazio. Quest'estate comunque ha investito", sottolinea Mancini.
Per lo scudetto la favorita resta ancora una volta la Juventus: "Sì, è la più attrezzata e ha quella rabbia che gli viene dalla storia. Non impari a vincere in 5 minuti". Quanto al Napoli "temo che possa patire le partite di coppa del giovedì, ma sono sicuro che resterà attaccata alla Juve fino in fondo".
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