"Con la linea guida dettata da società, pienamente condivida da me, condivisa ed accettata pienamente da Nainggolan, il giocatore domani non sarà convocato". Lo ha annunciato Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ufficializzando la punizione decisa dopo il video diffuso dal centrocampista sui social a Capodanno in cui fumava e bestemmiava in stato di ubriachezza. "Questo si lega ad un modo di fare che dev'essere continuativo per chiunque dell'As Roma commetta determinati errori. Cose che sono inaccettabili e che non saranno più accettate", ha spiegato il tecnico in conferenza stampa alla vigilia del match con l'Atalanta. "Chiunque sbaglierà, pagherà nello stesso modo".
"Perché aspettare così tanto? Le decisioni le annuncio in conferenza", ha chiarito Di Francesco. "Nelle cose che si fanno ci vuole ponderatezza, bisogna capire perché certe cose accadono. È una situazione anomala. L'importante è aver preso una strada. Magari la scelta l'ho fatta il 1° gennaio ed oggi l'ho comunicata. Le scelte si fanno insieme con un gruppo che cerca di dare una mentalità vincente e questa di vede anche nei comportamenti e nel modo di fare".
"Se ho vissuto casi simili quando ero giocatore? Una situazione simile non mi è mai capitata. Il social che piace tanto dev'essere anche di esempio", ha proseguito il tecnico giallorosso. "Nainggolan sa cosa ha fatto. Posso capire se ti rubano delle immagini, ma farsele da soli è qualcosa di peggio. Qui ognuno si sta prendendo delle responsabilità. Il calcio attuale è un altro calcio, il modo di pensare da giocatore ad allenatore è differente".