La Samp batte la Spal con due gol di Quagliarella e sale a 30 punti in classifica (sesto posto assoluto con una gara in meno) e chiude un fantastico girone d'andata. Ma la Spal (quart'ultima a 15 punti) può reciminare perché il gol che sblocca la gara (al 46' della ripresa) arriva su un rigore piuttosto generoso concesso da Pairetto per un fallo di Viviani che, forse, non c'era.
Poi la Spal crolla e Quagliarella raddoppia salendo a quota 12 reti in campionato (e 120 in carriera superando Pivatelli e raggiungendo Lucarelli al 49 posto nella classifica assoluta dei marcatori in serie A).
Partita divertente (resa difficile da un campo in condizioni impossibili) , con prevalenza della Samp che preme molto (11 calci d'angolo) ma sbaglia molto. La Spal si difende bene e sfiora due volte il gol con Felipe nel primo tempo e Antenucci nella ripresa. In entrambi i casi, Viviano fa un miracolo: nel primo caso toglie letteralmente dalla porta il colpo di testa del difensore; nel secondo devia in angolo la conclusione in diagonale dell'attaccante destinata alla rete.
Il primo tempo, tutto sommato, risulta abbastanza equilibrato. Nella ripresa, per i primi 20/25 minuti, la Samp preme moltissimo collezionando calci d'angolo e creando diverse occasioni. Gomis è sempre presente e la sua difesa regge bene. Poi, dopo l'occasione di Antenucci, ancora Samp. La partita si decide con un rinvio sbagliato di Oikonomou: Torreira aggancia e rimette in area per Ramirez, contrasto con Viviani (il fallo è dubbio), Ramirez crolla e Pairetto indica il dischetto. Poi, per una trentina di secondi c'è il silent check. Evidentemente, dal Var dicono a Pairetto che la sua decisione è accettabile. Quindi il rigore viene confermato. Quagliarella non sbaglia.
Due minuti e Torreira allunga a Kownacki che entra in area da destra e pesca Quagliarella con un assist perfetto. Per il bomber, segnare è una formalità.
Nel dopopartita, Giampaolo senza peli sulla lingua a proposito del campo: "Il terreno fa cagare. Per giocare bene al calcio ci vogliono la qualità dei calciatori e un campo in condizioni decenti. Questo non lo è". E l'allenatore blucerchiato approfondisce il concetto ricordando che non ci sono mai stati tre passaggi in fil e che la sua squadra ha dovuto mettere da parte tutto quello che ha imparato e sta facendo nell'ultimo anno. "Per questo devo complimentarmi con i ragazzi che hanno saputo adattarsi. Ma così non va".
Semplici non cerca scuse. Il rigore lo amareggia dal punto di vista della decisione arbitrale ma, soprattutto, da quello dell'errore di Oikonomou: "In serie A come in Eccellenza (dove ho allenato) non si possono sbagliare queste cose. Dispiace perché abbiamo giocato una buona gara".
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