Zero reti subite nelle ultime sei partite, diciannove nelle precedenti diciassette. Dietro alla rinascita della Juventus, risalita fino al secondo posto in campionato a una lunghezza dalla capolista Napoli a meno di un mese dal fragoroso tonfo con la Sampdoria, c'è una ritrovata solidità difensiva.
Il passaggio a un centrocampo a tre che ha per ora mandato in soffitta il 4-2-3-1 – che tante gioie aveva regalato alla squadra di Allegri nella scorsa stagione – ha garantito maggiore equilibrio e compattezza anche alla linea arretrata. Che ha beneficiato oltretutto della crescita a livello di singoli di due giocatori diventati nell'ultimo periodo un punto fermo nello scacchiere dei campioni d'Italia: Mattia De Sciglio e Medhi Benatia. Il nazionale marocchino, approfittando del vuoto lasciato in estate da Bonucci e dai ripetuti acciacchi di Chiellini e Barzagli, ha preso sempre più fiducia ed è ormai a tutti gli effetti un titolare di questa squadra. Anzi spesso e volentieri è stato tra i migliori in campo, in particolare nelle partite contro Inter e Napoli, nelle quali ha annullato Icardi e Mertens. Non certo due clienti facili. L'ex giocatore della Roma sembra aver finalmente trovato quella continuità, di prestazioni e a livello fisico, che gli ha permesso di imporsi come nuovo pilastro della difesa della Juve. La crescita di Benatia è coincisa con quella di Mattia De Sciglio. Fortemente voluto in estate da Allegri, l'ex terzino del Milan dopo qualche acciacco fisico e l'errore in Supercoppa sta conquistando a suon di prove solide e consistenti la propria fascia di competenza, e soprattutto gli scettici che lo consideravano un giocatore non all'altezza di simili palcoscenici.
"L'allenatore mi fa sentire la sua fiducia e questo mi dà serenità, facendomi capire che ho delle grandi capacità – ha raccontato in un'intervista a Sky Sport – Il supporto dei miei compagni è stato fondamentale. Sono arrivato in una società con grandi campioni e personalità".
Gli infortuni di Lichtsteiner e Howedes hanno spianato la strada a De Sciglio, che nel giro di un mese è diventato una pedina insostituibile. "Devo dimostrare sul campo le mie capacità. Posso crescere ancora, non si smette mai di imparare, a maggior ragione in un gruppo forte come questo – ha assicurato – Posso crescere sotto tutti i punti di vista e i miei compagni mi aiuteranno". Allegri ha vinto la sua scommessa, la Juve può contare su un giocatore ritrovato nella caccia al settimo scudetto e alla Champions League.