Calcio, Sandro Mazzola spegne 75 candeline: una vita per il pallone

Il figlio dell'indimenticato capitano del Grande Torino Valentino ha vestito per la maglia dell'Inter e quella della Nazionale. Indimenticabili le sue 'serpentine'

Una carriera votata al calcio e a parlare di calcio. Il pallone è sempre stato il filo conduttore della vita di Sandro Mazzola. Il figlio dell'indimenticato capitano del Grande Torino Valentino compie domani 75 anni. Anni spesi per questo sport, prima in veste di giocatore e poi di opinionista.

Mazzola non ha bisogno di presentazioni: idolo indiscusso del panorama calcistico italiano e internazionale degli anni '70, ha legato il proprio nome a quello dell'Inter, vestendo la casacca nerazzurra dal 1960 al 1977, collezionando 565 presenze e segnando 158 gol. È stato il capitano del club meneghino per 7 stagioni dal 1970 al 1977 e con questa maglia ha vinto quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.

Ma Sandro Mazzola ha collezionato numeri importanti anche con la maglia della Nazionale italiana: in azzurro per 70 volte con 22 reti, ha fatto parte della gloriosa spedizione che ha condotto alla vittoria del Campionato Europeo del 1968, l'unico in bacheca per l'Italia. Appesi gli scarpini al chiodo, ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali all'interno della società nerazzurra; l'ultimo come direttore sportivo dal 1995 al 1999. Giocatore versatile e capace di ricoprire svariate posizioni sul rettangolo verde, fu un'intuizione di Helenio Herrera a portarlo ad agire dalla zona mediana del campo, tipica degli anni giovanili, all'attacco vero e proprio, sebbene negli anni a venire tornò a ricoprire il ruolo del centrocampista puro. Indimenticabili le sue 'serpentine', espressione di notevole abilità tecnica e atletica.

Accanto alle luci della ribalta calcistica, un grande dolore ha accompagnato questi lunghi 75 anni: la scomparsa del padre Valentino nella tragedia di Superga, lo schianto aereo che nel 1949 spezzò le vite di giocatori e staff del Grande Torino, la squadra che all'epoca dominava il mondo del pallone nazionale e internazionale. Mazzola è rimasto sempre legato a quella figura mitica e ha sempre dichiarato alla stampa di sentirne la presenza: "Lo cerco da sempre. Ogni volta che capitavo in Rai chiedevo i suoi vecchi filmati e me li portavo a casa per vederli con calma. Sento che ritroverò mio padre e giocheremo insieme, come nei sogni". Parole che esprimono un legame forte, oltre la morte. Con il calcio che ha svolto un ruolo di collante tra padre e figlio, una fiamma che non ha mai smesso di ardere nel cuore di uno dei giocatori italiani del passato più amati dagli appassionati di pallone.