Il sorteggio è in programma il 17 ottobre alle 14 e solo una volta che sarà chiaro il nome dell'avversario la Figc valuterà la sede più adatta in cui ospitare il match casalingo
Dalla Svezia alla Grecia, risalendo fino all'Eire e Irlanda del Nord. Passa da uno di questi paesi la strada che separa idealmente l'Italia dalla Russia. La fase a gironi di qualificazione al Mondiale si è conclusa ieri e ha decretato gli ultimi verdetti. Gli azzurri, già certi di un posto come testa di serie dopo il successo di Scutari sull'Albania, pescheranno nell'urna di Zurigo una di queste quattro nazionali.
Il sorteggio è in programma il 17 ottobre alle 14 e solo una volta che sarà chiaro il nome dell'avversario la Figc valuterà la sede più adatta (si va da Udine a Palermo passando per le classiche Torino e Milano) in cui ospitare il match casalingo. Di certo, in occasione del doppio confronto che si terrà tra il 9 e il 14 novembre, la priorità per Ventura sarà quella di allestire una nazionale che sia pronta sotto l'aspetto atletico. Perché, a prescindere degli specifici punti di forza e debolezza delle avversarie, l'Italia non potrà prescindere da una condizione fisica all'altezza contro rivali che, non potendo contare su un tasso tecnico superiore a quello degli azzurri, faranno della corsa e dell'intensità in campo il loro mantra per provare a vincere lo spareggio.
Se si guardasse il ranking la squadra più pericolosa sarebbe l'Irlanda del Nord. Ventesima in graduatoria (appena tre posizioni sotto l'Italia), la selezione guidata da Michael O'Neill è reduce dall'ottavo di finale agli Europei l'anno scorso e possiede le caratteristiche tipiche delle squadre del calcio britannico. Grande organizzazione in campo e fisicità, qualche lacuna in difesa e una propensione a far male sulle palle inattive. C'è un precedente che non sorride agli azzurri – quello del 1958 quando l'Italia fallì l'accesso al Mondiale proprio a causa di una sconfitta rimediata a Belfast – ma qualora l'urna di Zurigo riservasse l'Irlanda del Nord Buffon e compagni non potrebbero certo rammaricarsi.
Sulla carta più complicato invece potrebbe essere l'eventuale abbinamento con l'Irlanda, che ha chiuso al secondo posto il gruppo D dietro alla Serbia grazie al successo rimediato nell'ultima giornata a Cardiff contro il Galles. Forse l'avversaria più temibile del lotto, i 'Verdi' (attualmente 34/i nel ranking) possono contare su qualche individualità in più – McLean e Brady su tutti – rispetto ai nordirlandesi e su un tecnico preparato come Martin O'Neill.
La compattezza è l'arma principale anche della Svezia. Orfana di Zlatan Ibrahimovic, la squadra di Anderson ha lottato fino all'ultima giornata con la Francia per il primato nel gruppo A, spuntandola in un girone che comprendeva anche Olanda e Bulgaria. Forsberg e Berg sono i due giocatori da tenere d'occhio in una selezione che però non primeggia certamente in quanto a fantasia. Infine la Grecia, la squadra con il peggior ranking tra le possibili avversarie (47/a) e probabilmente la più abbordabile tra le quattro. Eccezion fatta per la coppia centrale di difesa di assoluto valore, composta da Papastathopoulos e Manolas, e per il centravanti Mitroglou, attaccante d'area abituato a buttarla dentro alla prima occasione, la compagine ellenica ha ben poco da offrire, seppur sia riuscita a mettersi alle spalle la Bosnia di Dzeko e Pjanic in un girone dominato dal Belgio.
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