Piqué resta in Nazionale: “Io indipendentista, ma darò tutto per la Spagna”

Il giocatore del Barcellona si difende: "Non sono incoerente. Serve dialogo per risolvere crisi"

Gerard Piqué rimarrà in Nazionale. Nonostante le polemiche degli ultimi giorni che hanno visto il difensore del Barcellona, al centro di duri attacchi per la sua posizione favorevole all'indipendenza della Catalogna, la Federazione calcistica spagnola e il ct Lopetegui hanno dichiarato il loro appoggio al giocatore. Il tecnico, nel corso dell'allenamento di ieri ha espressamente affermato che non avrebbe alcun motivo per non convocarlo e da parte sua, la Federazione non avrebbe alcuna ragione per contraddire le scelte dell'allenatore. Il portavoce del governo Íñigo Méndez de Vigo in merito alla questione ha affermato a Tele 5: "Piqué può dire quello che vuole. Un'altra cosa è che pensi che sia sbagliato nelle opinioni che esprime. Si lascia la pelle quando si gioca in Nazionale".

"Non è incongruente giocare con la Nazionale, un indipendentista può giocare nella Spagna perché non c'è la selezione catalana e perché non ho nulla contro la Spagna", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa dal ritiro della Nazionale spagnola. "Sono qui perché il mister ha deciso che devo restare qui e perché posso aiutare in partita perché siamo di fronte all'obiettivo che inseguiamo da un anno. Se battiamo l'Albania saremo qualificati e dobbiamo concentrarci solo su questo. Sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo e spero di vincere più titoli possibili", ha aggiunto.

"Il primo giorno con l'allenamento aperto è stato difficile, non è bello che la gente che sostiene la nazionale ti fischi", ha sottolineato ancora Piqué. "Io parlo a tutta la Spagna, voglio dire che tramite il dialogo si può capire cosa sento e cosa voglio dire. Indipendentemente dal fatto che la penso in un modo, tutto si può risolvere", ha proseguito Piqué. "Da 15 anni considero questa squadra una famiglia, è stato un piacere essere qui quando sono stato chiamato. Essere chiamato in nazionale è sempre stato il massimo e mi fa male che questo compromesso venga messo in dubbio", ha dichiarato ancora Piquè. "Tutti sanno come la penso, io rispetto la gente come Nadal che pensa che non abbiamo il diritto di votare. Ognuno ha la sua opinione. Con i compagni continuo a parlare anche con chi la pensa diversamente da me e siamo arrivati alla conclusione che le cose possono risolversi. Ora dobbiamo solo pensare a vincere per il bene della Spagna".

"Sono convinto che ci sia moltissima gente fuori dalla Catalogna a favore del fatto che i catalani possano votare. Altri hanno un'opinione molto diversa. Ognuno può pensare quello che vuole e bisogna rispettarsi. Prima il rispetto, e con il dialogo si può giungere a un buon punto d'arrivo", ha concluso Piqué.