"E' uno strumento che, adoperato con parsimonia, può dare ottimi risultati e sicuramente fare il bene del calcio. Ma così non mi piace, è brutto"

"In questo modo mi sembra di giocare a pallanuoto, ed è veramente brutto". Gianluigi Buffon, portiere della Juventus, non lesina critiche all'utilizzo del Var, protagonista a Marassi nel match tra Genoa e bianconeri. "Parto dal presupposto che bisogna liberare gli arbitri dal mostro, innanzitutto, anche per poter valutare serenamente la bravura di un arbitro che si deve prendere la responsabilità e queste le prendi anche in base alle percezioni del campo", ha spiegato ai microfoni di Sky Sport. "Non è che ogni contatto è un rigore. Il calcio è uno sport di contatto. E se tu in partita hai la percezione che non sia rigore, allora non è rigore. Secondo me si sta facendo un uso spropositato, sbagliato. inizialmente diceva che andava utilizzato per i casi eclatanti e con parsimonia, e secondo me sarebbe stato il modo giusto e utile".

"Ne parlo mio malgrado, da portiere di una squadra che vince e attacca spesso nella partita, quindi mi tiro la zappa sui piedi", ha proseguito il capitano bianconero. "Lo scorso campionato abbiamo avuto tre rigori a favore, quest'anno arriveremo a 55. Per me va benissimo, ma questo non è più calcio, diventa pallone da laboratorio. E così non sapremo mai l'effettivo valore di un arbitro. Se fossimo tutti più sereni, più sportivi e accettassimo gli errori, vivremmo con più umanità tutte le situazioni. E' uno strumento – ha aggiunto – che, adoperato con parsimonia, può dare ottimi risultati e sicuramente fare il bene del calcio. Ma così non mi piace, è brutto".

 

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