Champions, Buffon: Battere il Real per cambiare sorti storia

Dani Alves vuole regalare il successo al portierone bianconero

"Il Real Madrid ha un certo feeling con le finali vinte, noi con quelle perse. Mai come stavolta Juve e Real si dovevano incontrare per cambiare le sorti della storia". Lo ha detto Gigi Buffon, portiere della Juventus, nella conferenza stampa prima della finale di Champions League contro il Real Madrid.

"Tanti tifosi a Cardiff? Si sente e si percepisce la spinta e questo entusiasmo. Deve essere un ingrediente e un elemento in più per fa si che nei momenti di sofferenza si vadano a trovare energie sconosciute per resistere alla foga del Real e alle difficoltà della partita". Il portiere bianconero ha aggiunto: "Vincere mi provocherebbe una gioia immensa. Quando arrivi a questo punto sai cosa hai fatto per arrivarci e non ci sarebbe niente di pià bello nel ricevere un premio dopo averlo sudato e poterlo condividere con tutti i compagni".

"La sfida fra me e Ronaldo? Io penso – ha sottolineato Buffon – che siano paragoni che servano a stimolare le fantasie di tutti. Per quel che mi riguarda non ho la sfacciataggine di pensare una cosa simile, facciamo due ruoli completamente diversi. Il confronto con Ronaldo non va a intaccare il mio equilibrio é la realtà. Ronaldo è un giocatore da prendere ad esempio da tutti quelli che si avvicinano al mondo del calcio. Ritengo gratificante il discorso del Pallone d'Oro, ma è secondaria. L'unica cosa che conta è vincere domani", conclude Buffon.

DANI ALVES: VOGLIO REGALARLA A GIGI.  "Non vincere non cambierebbe la carriera di un giocatore come Buffon, ma vincere potrebbe rendere la sua carriera più completa". Lo ha detto Dani Alves, difensore della Juventus, aggiungendo: "Speriamo di essere all'altezza di questa grande opportunità e voglio cercare in tutti i modi di vivere questo sogno e far vincere Buffon". "Non penso al fatto che potrei essere l'unico giocatore a vincere tre Triplete. Il nostro obiettivo è molto più grandi di tutto questo. Sono una persona che non pensa a se stesso, ma ai compagni. La cosa importante è che vinca la squadra", conclude il brasilliano.