Sacchi: La Juve è favorita in finale, al Real serve un capolavoro

Il tecnico di Fusignano già proiettato all'atto finale della Champions a Cardiff

Dopo le due semifinali di Champions League che hanno visto trionfare nettamente Juventus e Real Madrid, Arrigo Sacchi si proietta già sulla finale di Cardiff. "Il Real Madrid, nonostante la saggezza di Zidane, è il Real Madrid: non può stare indietro e questa credo sia una situazione ideale per la Juventus, inoltre la Juventus ha la determinazione di chi non ha vinto, quasi mai, la Champions – ha sottolineato in un'intervista a 'Tutti Convocati' su Radio 24 – Gli altri ce l'hanno minore, per questo credo che il Real Madrid dovrà compiere veramente un capolavoro, altrimenti la mia favorita, nonostante io mi avvicino di più col pensiero al Real Madrid e son stato anche a lavorare lì e son sempre molto affezionato, devo dire che rimane la Juventus".

L'ex allenatore del Milan è tornato sull'esclusione di Bonucci in occasione della gara con il Porto. "Il club e Max Allegri hanno preso una decisione durissima, difficilissima nel nostro paese, quella per cui la legge è uguale per tutti e hanno punito Bonucci prima della partita col Porto che sembrava una partita difficile – ha sottolineato – Bonucci stesso, quando ci siamo trovati una settimana dopo mi ha detto 'Quella scelta della società mi ha fatto capire tante cose, ho sbagliato, e ha fatto capire tante cose anche alla squadra'. L'ordine era restituito. Quindi oltre a questo sono le idee, il lavoro, l'impegno, il gruppo l'energia. Quando c'è una pulsione così forte, il corpo l'accompagna e supera i propri limiti fisici, intellettivi".

Soffermandosi sul rendimenti in campo dei bianconeri, Sacchi ha ammesso che "questa Juventus sta facendo qualcosa di straordinario, il gioco non sempre, per essere chiari, è stato brillante, però è di una forza impressionante. Dico questo per quando doveva incontrare il Porto, il Porto non si è neanche visto, allora si è detto 'il Porto è una squadretta'. Ma non è così, il Porto non è una squadretta. Poi ha dovuto incontrare una grande squadra come il Barcellona e si è detto 'Beh il Barcellona non è in forma, ha perso diverse partite', poi una settimana dopo il Barcellona incontra il Real Madrid a Madrid e fa una partita epocale, pazzesca – ha ricordato – Allora a qualcuno verrà il dubbio che è questa forza brutale della Juventus, che è veramente un carro armato, una macchina che annichilisce completamente l'avversario fino a renderli scialbi, quasi scarsi. L'ultima è capitata ieri con il Monaco, io devo dire, l'ho anche scritto, che per quanto mi sforzassi di pensare come il Monaco potesse passare con la Juventus ho detto 'Può riuscirci solo in un modo: se la Juventus fa harakiri'", ha concluso l'ex tecnico rossonero.