"Non è una cosa che decido io, è una cosa di buon senso. Le regole sono uguali per tutti"
Se la Lega Serie A non eleggerà il presidente e i due consiglieri entro il prossimo Consiglio della Figc, in programma il 27 marzo, non avrà una rappresentanza nella riunione che nominerà i vicepresidenti federali e il comitato di presidenza. Ecco il messaggio mandato dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, ai dirigenti dei venti club del massimo campionato, riuniti oggi per la terza volta per l'assemblea elettiva, dopo due nulla di fatto. "La Figc – ha spiegato il numero uno dello sport italiano a Milano – ha chiesto al Coni, in particolare al Collegio di garanzia che è un organo terzo, come erano le regole del gioco, come ci si deve comportare, soprattutto per ciò che riguarda gli aspetti delle nomine dei rappresentanti della Lega di A, che sono tre, nel Consiglio federale. Questi tre dovranno essere individuati entro il 27 marzo, quando a Coverciano in occasione della Panchina d'Oro, ci sarà un Consiglio federale. Poi bisognerà dare un tempo congruo, che la Federazione ha individuato in un mese, quindi la data conclusiva sarà il 15 aprile, entro la quale la Lega Serie A dovrà rinnovare le cariche o la Figc trarrà le proprie conseguenze", ha aggiunto Malagò.
"Ma – ha spiegato il presidente del Coni – non è una cosa che decide Giovanni Malagò, è una cosa di buon senso, di regole: lo dico con molta franchezza. Su questo non c'è nessuna contrapposizione tra le istituzioni dello sport con la Lega di A, anzi sono molto vicino al presidente e agli amministratori di queste società che sono il motore del calcio, però quello che è logico e nello stesso loro interesse, è che devono capire che le regole sono uguali per tutti", ha concluso Malagò, a margine della cerimonia di presentazione del dossier per la candidatura per ospitare la 132/a Sessione Cio, nel 2019, a Milano.
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